Save, un'iniziativa del Museo del Risparmio - Archivio
In Italia tre persone su quattro non conoscono le basi della finanza, un dato allarmante che evidenzia che il 75% degli italiani non solo non è in grado di cogliere le potenziali opportunità di investimento, ma cosa ben più grave è esposto al rischio di truffe e raggiri. Una grave lacuna nella cultura finanziaria che, inevitabilmente, si ripercuote al contempo sulla crescita dell’economia del nostro Paese. Oltre alla difficoltà a trovare i profili professionali richiesti dall’ecosistema finanziario. Tra questi: digital innovation manager, digital technology specialist, business data analyst, digital project manager, digital channel business developer, cyber security analyst. Da queste e altre considerazioni nasce IlValoreConta.it, un portale di formazione e informazione in materia di investimenti il cui scopo è consentire l’accesso al mondo della finanza a tutti e in particolare a chi ha possibilità limitate a causa dei costi elevati di formazione. Il processo di apprendimento degli utenti del portale avviene attraverso l’utilizzo dei più innovativi strumenti di comunicazione e di informazione: podcast, corsi on line, contenuti e rubriche audio/video in diretta e in differita, seminari online, newsletter e altri contenuti – facilmente fruibili anche durante il tempo libero – attraverso smartphone o il proprio pc. L’obiettivo primario dei due fondatori del portale – Roberto Russo e Francesco Azzollini – è trasmettere la passione per questa complessa, ma appassionante materia – in primis a giovani utenti e profani della finanza – attraverso un approccio multidisciplinare e creativo, anche tramite l’utilizzo di metafore e collegamenti con altre discipline, come, per esempio, la psicologia, la filosofia, l’arte, l’economia e la musica.
Un master che forma i profili più richiesti
Il master di Cetif-Università Cattolica del Sacro Cuore in Financial Innovation: FinTech, AI, Blockchain, Cybersecurity e Metaverso si rinnova per formare i profili professionali tra i più richiesti dall’ecosistema finanziario e startupper del mondo FinTech. Con tassi di placement di oltre il 90% per la versione postgraduate e tassi di gradimento oltre il 92% per la versione executive, il master è il primo percorso universitario che vede la partecipazione attiva di visiting professor, startupper e imprenditori israeliani; i professionisti della Startup Nation aggiungeranno valore al percorso formativo attraverso la loro profonda cultura e visione sull’innovazione digitale e offriranno agli studenti la possibilità di estendere il proprio network anche grazie a Study Tour in Israele. La domanda di competenze digitali in Italia è in continua crescita al punto che il nostro Paese, insieme alla Spagna, esprime la più alta richiesta di professionisti nel settore. Secondo il Desi-Digital Economy and Society Index 2022 della European Commission, oggi solo il 54 % dei cittadini europei possiede competenze digitali di base: ben 26 punti percentuali sotto la media rispetto all’obiettivo prefissato dall’Unione Europea entro il 2030. Banche e assicurazioni, in virtù del loro ruolo trainante dell’economia, non solo cercano giovani professionisti digitali, ma sono anche chiamate a un significativo potenziamento delle competenze del personale per far fronte all’innovazione nei propri prodotti e servizi. In questo scenario, emerge la necessità di formare figure professionali in ambito intelligenza artificiale, blockchain, cybersecurity, Metaverso e token economy, Big data e advanced analytics, digital marketing e digital business. Infatti, per le istituzioni finanziarie si stimano maggiori investimenti in tecnologie e, da rielaborazioni Cetif, nei prossimi anni si prevede che i professionisti più ricercati nel settore saranno proprio gli specialisti di Machine Learning, Big data e Artificial Intelligence. Seguono gli specialisti in Cybersecurity, in Internet of things, in Digital Innovation e FinTech e in Marketing digitale. In un contesto di open innovation è inoltre imprescindibile la conoscenza dei nuovi player digitali: FinTech, InsurTech e RegTech, che gli studenti avranno la possibilità di studiare attraverso casi pratici e testimonianze italiane e internazionali, oltre che di mettere in pratica le proprie skills di entrepreneurship attraverso specifici laboratori dedicati. L’offerta formativa vedrà inoltre importanti novità nel format e nelle metodologie didattiche che contribuiranno ad accelerare la carriera degli studenti. Il master si avvale inoltre della collaborazione di professionisti, top manager ed executive che porteranno le loro testimonianze sulle principali evoluzioni del settore e del contributo di oltre 30 partner di alto profilo che contribuiscono attivamente alla realizzazione del master offrendo stage e opportunità di collaborazione agli studenti, mettendo a disposizione borse di studio e condividendo casi pratici ed esperienze. Sono disponibili borse di studio per studenti meritevoli e agevolazioni economiche per gli Alumni dell’Università Cattolica oltre che per i professionisti aderenti al network di Cetif. Le iscrizioni sono aperte sulla pagina dedicata al seguente link: https://www.unicatt.it/master-digital-innov-and-fintech-la-trasf-dig-nel-set-ban-e-assic-network#sep.
L'educazione finanziaria a scuola e nei territori
Secondo dati recenti, l’89,1% degli italiani si dice favorevole a introdurre l'educazione finanziaria nelle scuole e il 79,5% chiede di poter avere accesso a una formazione intorno a temi finanziari sul posto di lavoro. In questo contesto nasce Be Money Smart, un progetto formativo realizzato dalla start up ed-tech Vik School, in collaborazione con Investing.com, piattaforma sui mercati finanziari, e Giffoni Innovation Hub, che ha accelerato Vik School. Due sono gli scopi principali del progetto: integrare l’educazione finanziaria nei programmi di Educazione Civica a scuola; permettere a tutti gli studenti della scuola dell’obbligo di seguire gratuitamente una formazione di economia e finanza etica. «Il nostro obiettivo è molto ambizioso e consiste nell’alfabetizzare 250mila studenti entro il 2025»: queste le parole di Pasquale Battaglia, ceo e co-founder di Vik School. Da segnalare anche il progetto Save– Sostenibilità Azione Viaggio Esperienza del Museo del Risparmio, nato per avvicinare i giovani ai temi della sostenibilità, dell’economia circolare, dell’inclusione sociale e dell’educazione finanziaria, apre la sua attività all’estero con un’iniziativa congiunta rivolta a studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado (età 16-18) di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Egitto, Ungheria, Moldavia, Romania, Serbia. Si tratta di un concorso che prevede l’elaborazione di proposte per lo sviluppo di un approccio alla vita che sia coerente con gli obiettivi di sostenibilità economica e ambientale. Il progetto è stato promosso dalla nuova rete Flitin-Financial literacy international network del Gruppo Intesa Sanpaolo attraverso i suoi ambassador. Il Museo del Risparmio è l’iniziativa di educazione finanziaria di Intesa Sanpaolo. È aperto dal 2012 ed è membro fondatore dell’Iffm-International federation of finance museum, una rete internazionale di musei, privati e pubblici, dedicati al tema della finanza e con interesse all’educazione finanziaria. Nasce dall’idea di creare un luogo unico, innovativo, divertente dedicato alle famiglie, agli adulti e ai bambini. Uno spazio in cui sia possibile avvicinarsi ai concetti di risparmio e investimento con linguaggio chiaro e semplice, al fine di migliorare il proprio livello di alfabetizzazione finanziaria. Il Museo si rivolge a un pubblico diversificato – adulti, adolescenti e bambini – e vuole stimolare la partecipazione attiva dei suoi visitatori. Non è un museo tradizionale, ma un progetto di “edutainment” unico nel suo genere, dove tecnologia e interattività sono usate per sorprendere i visitatori. Materiali audiovisivi e interattivi (video 3d, documentari, interviste, animazioni teatrali) sono alla base dei vari percorsi di visita. Ognuno di essi è stato realizzato appositamente per soddisfare curiosità e bisogno di approfondimento dei visitatori. Per maggiori informazioni: www.museodelrisparmio.it. Infine è stato siglato l’accordo tra Alleanza Assicurazioni e Aief-Associazione italiana educatori finanziari per diffondere la cultura finanziaria e assicurativa sul territorio, a supporto delle famiglie e delle comunità. Prosegue così l’impegno della compagnia a supporto della diffusione dell’educazione sui temi di investimento, risparmio, previdenza e protezione, pilastro centrale del Piano nazionale di educazione finanziaria e assicurativa di Alleanza. Dopo il lancio di Edufin Index, il primo Osservatorio sulla consapevolezza e sui comportamenti finanziari e assicurativi degli italiani, la compagnia conferma il proprio impegno con due distinte iniziative volte ad aumentare la sensibilità degli italiani su questi temi. Oltre a questo accordo sottoscritto con Aief, prende il via concorso on line Edufin ti premia. Le due iniziative hanno la finalità di coinvolgere maggiormente la comunità, nella convinzione che l’educazione finanziaria e assicurativa sia una leva per equità sociale e benessere della popolazione. L’accordo con Aief, per la prima volta nel settore assicurativo, consente a 1.500 consulenti assicurativi, che ne abbiano i requisiti, di iscriversi al Registro degli educatori finanziari professionisti. I consulenti, che si sono distinti come top performer per la loro attività professionale nella diffusione dei contenuti educativi sui social media, avranno un vero e proprio “patentino” e saranno iscritti al Registro: un valore aggiunto per la loro professionalità e il loro ruolo che li conferma un punto di riferimento per la comunità e i clienti. Anche nel 2023 il Gruppo Credem, in collaborazione con FEduF, promuove un ciclo di incontri dedicati all’educazione finanziaria e rivolti agli studenti delle scuole secondarie di II grado dell’Emilia Romagna. Gli eventi rappresentano un’occasione di riflessione, sensibilizzazione e apprendimento sui temi dell’economia circolare e della gestione consapevole delle risorse, nonché un approfondimento sui modelli di sviluppo sostenibile e i nuovi paradigmi economici, dalla finanza sostenibile all’economia civile. Agli studenti sarà proposto di lavorare sui temi dell’Agenda Onu 2030 e sui modelli, gli approcci economici e le buone pratiche che possono accompagnare e favorire lo sviluppo sostenibile. Gli eventi si terranno on line e gli studenti, appartenenti alle diverse scuole, potranno partecipare direttamente dalle loro aule con il supporto dei docenti. La programmazione si inserisce in un più ampio disegno intrapreso da Credem con l’obiettivo di supportare lo sviluppo di competenze di educazione finanziaria, anche grazie ad un portale dedicato che nel corso del 2022 ha registrato oltre 3.600 iscritti.
Oltre 20mila donne vittime di "violenza economica"
Come emerso dall’indagine che Facile.it ha commissionato agli istituti mUp Research e Norstat, più di due donne rispondenti su tre (67,3%) si dichiarano poco o per nulla preparate in finanza. Il 36% delle rispondenti ha detto di considerarla un argomento troppo difficile, il 20% ha semplicemente risposto di non essere interessata alla materia e, se si guarda alle donne che vivono insieme a un partner, addirittura emerge che il 12% ha ammesso di non interessarsi all’argomento perché se ne occupa l’altra metà. In realtà, a scorrere i numeri dell’indagine, si scopre che ben 1,4 milioni di donne italiane vorrebbero colmare questa lacuna, ma non riescono a farlo per diverse ragioni; il 54% perché non ha tempo, il 44% perché non ha le risorse economiche necessarie (percentuale che supera il 53% tra coloro che abitano al Sud e nelle Isole). Ben più grave la condizione di quasi 20mila donne che hanno dichiarato di non poter approfondire la materia perché il partner non vuole. Se a livello nazionale la percentuale di donne che hanno dichiarato di avere conoscenze in ambito di finanza personale è pari al 32,7%, guardando le risposte su base anagrafica, la percentuale sale notevolmente per le donne con età compresa tra i 35 e i 44 anni (38,6%, mentre il valore scende se ci si sposta sulla generazione precedente; passando al 30,8% tra le 55-64enni e addirittura al 30,2% tra le over 65). Fa riflettere vedere come la principale fonte di preparazione sulle tematiche della finanza personale non sia la scuola (solo il 12,5% dice di aver imparato qualcosa sul tema grazie al proprio percorso di studi) ma l'autoapprendimento, tanto è vero che alla domanda "come si è preparata sulle tematiche della finanza personale?" il 57% delle rispondenti ha dichiarato di averlo fatto da sola. Per il 23% sono state importanti anche le esperienze lavorative, mentre anche il ruolo della famiglia nell’educazione finanziaria delle donne rimane marginale (5,5%). L’indagine ha poi voluto analizzare il grado di conoscenza delle intervistate su alcuni termini specifici legati al mondo della finanza personale (mutui, prestiti, assicurazioni e bollette) chiedendo, per ciascuno di essi, se fossero in grado di comprenderli e spiegarli. Se la maggior parte delle persone intervistate ha dichiarato di conoscere termini generici basilari, come ad esempio mutuo a tasso fisso (67,5%), mutuo a tasso variabile (63,2%) o prestito personale (63,3%), la situazione peggiora quando si approfondiscono questi argomenti. Per esempio, il 76% non saprebbe spiegare il significato di Tan e il 72% ignora anche cosa sia il Taeg. In ambito assicurativo, invece, una rispondente su due non sa cosa sia la franchigia, mentre addirittura il 66% non conosce il significato di massimale.