lunedì 7 aprile 2025
L'arcivescovo di Palermo Lorefice ai genitori della giovane morta a Messina: «Solo Cristo sa come starvi vicini». Commozione in università per Ilaria Sula. A Pozzuoli altro tentato femminicidio
I funerali di Sara

I funerali di Sara - Ansa

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«L’amore non uccide. È assurdo. Nel corpo di Sara piangiamo il destino dell’umanità quando essa sceglie la violenza, la morte. Non ci sono parole per consolare il vostro strazio, cari genitori. Siamo in silenzio con voi. E vi doniamo le nostre lacrime. L’intera famiglia umana oggi piange Sara. E noi qui, stamattina, anzitutto la consegniamo ad un Corpo che è stato anch’esso martoriato e ucciso: il Corpo crocifisso di Gesù di Nazareth. Ucciso con violenza da uomini che non sapevano quello che facevano». Durante i funerali celebrati a Misilmeri, l’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha ricordato così Sara Campanella, uccisa da Stefano Argentino, un compagno di università che non le dava tregua.

«Sara è stata strappata: tu mamma Cetty, tu papà Alessandro, tu Claudio suo amato fratello. Voi suoi amici - ha aggiunto Lorefice - Solo nostro Signore, che è morto trafitto nell’abbandono della croce, dopo aver squarciato con un grido il silenzio del Padre, solo Lui sa come starvi vicini. In silenzio. Accogliendo il vostro silenzio e il vostro grido, la vostra ribellione e la vostra disperazione».
Dopo l’omelia colleghi, amici e familiari hanno letto messaggi carichi di affetto e amore. In tanti l’hanno ricordata leggendo sue lettere e suoi pensieri. La rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, ha letto anche la richiesta della tesi di laurea al suo professore. Durante i messaggi, tanti applausi sia in chiesa che in piazza hanno interrotto i ricordi degli amici e colleghi. Poi la bara bianca ha lasciato la chiesa e tanti palloncini bianchi si sono levati in cielo.

È stato un lunedì di dolore doppio e profondissimo per due giovani donne uccise da chi diceva di amarle. A Roma, per l’ultimo saluto ad Ilaria Sula, studentessa di Statistica uccisa dall’ex fidanzato Mark Samson (e seppellita ieri a Terni, dove viveva con la famiglia), la Sapienza ha sospeso le attività didattiche dalle ore 11 fino a fine giornata. «La Sapienza tutta si unisce nel dolore per la prematura perdita di Ilaria, esprimendo profonda vicinanza alla sua famiglia, ai suoi cari, alle sue colleghe e ai suoi colleghi e a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragica vicenda. In segno di lutto, le bandiere sono state issate a mezz’asta. La sospensione delle lezioni intende offrire alla nostra comunità un momento di riflessione sul tema della violenza contro le donne, nonché l’opportunità di partecipare all’ultimo saluto alla nostra Ilaria», ha spiegato la rettrice Antonella Polimeni. A Ilaria saranno dedicati i nuovi spazi di studio. Intanto la madre di Samson è stata indagata per occultamento di cadavere: la procura ipotizza che la donna abbia aiutato il figlio dopo il delitto.

Ma la violenza sulle donne non si ferma mai. È viva per miracolo la ragazza picchiata brutalmente dal proprio ex che ha anche tentato di ucciderla a Pozzuoli, con l’aiuto di due complici. «Sono una sopravvissuta» ha raccontato al deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che l’ha incontrata il giorno dell’aggressione assieme all’assessore al Comune di Pozzuoli Titti Zazzaro. Infine, ieri la Procura generale di Bologna ha chiesto l'ergastolo per tutti e cinque i familiari imputati per l'omicidio di Saman Abbas: padre, madre, zio e i due cugini. Concludendo la requisitoria nel processo d’appello, la pg Silvia Marzocchi ha chiesto alla Corte una sentenza «che restituisca a Saman il ruolo di vittima di un’azione inumana e barbara, compiuta in esecuzione di una condanna a morte da parte di tutta la famiglia».

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