mercoledì 9 aprile 2025
Il sovrano inglese con la moglie a Montecitorio, in seduta comune: «Rafforzare l'amicizia con l'Italia». Citazioni e applausi su Dante. Nel pomeriggio l'incontro con Francesco
Re Carlo e Camilla in visita dal Papa

Re Carlo e Camilla in visita dal Papa - Vatican Media

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La visita dei reali inglesi in Italia ha vissuto la sua giornata clou. Un applauso e una standing ovation hanno accolto il re Carlo nell'aula della Camera riunita in seduta comune. Ad accompagnarlo, i due presidenti di Camera e Senato, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, che lo hanno accolto al suo arrivo in piazza Montecitorio, in compagnia della consorte Camilla. In serata poi Carlo e Camilla hanno fatto visita a papa Francesco. La Sala stampa vaticana ha riferito che il Pontefice ha incontrato privatamente il Re Carlo e la Regina Camilla, nel pomeriggio. «Nel corso del colloquio, il Papa ha avuto modo di rivolgere un augurio alle Loro Maestà in occasione dell'anniversario del loro matrimonio e ha ricambiato a sua maestà l'augurio di un pronto recupero della sua salute», ha sottolineato la Sala stampa vaticana. Nella foto diffusa questa mattina dalla Sala Stampa della Santa Sede, i reali inglesi stringono la mano al Pontefice sorridente.

In giornata, come detto, l'atteso passaggio in Parlamento. «Sono qui con lo scopo di ribadire la profonda amicizia tra Regno unito e Italia e per impegnarmi per fare tutto quello che posso per rafforzarlo nel tempo che mi sarà concesso come re», ha detto re Carlo III nel discorso alle Camere riunite in Aula a Montecitorio. Ha iniziato il suo intervento a Montecitorio, ringraziando in italiano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'invito nel Bel Paese, e ha poi scherzato: «Spero di non rovinare la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia». Nel suo discorso alla Camera ha sottolineato l'amicizia e i legami tra Regno Unito e Italia. «Voglio ribadire la nostra amicizia e fare tutto in quanto in mio potere per rafforzarla", ha detto nel suo intervento a Montecitorio». Ha anche ricordato le relazioni culturali e storiche fra i due Paesi. E militari. «I nostri legami risalgono a due millenni fa - ha sottolineato - abbiamo beneficiato enormemente della vostra influenza». Un legame che si manifesta anche a tavola: «Ci perdonerete se ogni tanto corrompiamo la vostra cucina», ha scherzato nuovamente. «Siamo due popoli e nazioni le cui storie sono profondamente intrecciate tra loro, e con quella del nostro continente europeo», ha sottolineato.

«Fiduciosi che, qualunque siano le sfide e le incertezze che inevitabilmente affrontiamo come nazioni, nel nostro continente e oltre, ora e in futuro, possiamo superarle insieme, e lo faremo insieme. E quando lo avremo fatto, potremo dire, con Dante: "e quindi uscimmo… a riveder le stelle"». Dante, quindi. Ma anche Giuseppe Garibaldi, Giovanni Falcone, la partigiana Paola Del Din, alcuni dei riferimenti toccati, nel suo discorso nell'aula della Camera, che ha suscitato diversi applausi a scena aperta.

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«Siamo chiamati a una collaborazione sempre più stretta, leale e costruttiva con chi condivide i nostri valori», aveva detto anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Che ha poi ricordato, «con sincera commozione», il Beato Carlo Acutis, che sarà canonizzato il prossimo 27 aprile: «Un giovane testimone del nostro tempo, che unisce ancora una volta l'Italia e il Regno Unito, essendo nato e avendo ricevuto il battesimo a Londra. Nella sua breve vita, Carlo Acutis ci ha saputo indicare la via da seguire, affermando che "La nostra meta deve essere l'Infinito, non il finito". Sono parole autentiche e cariche di speranza - ha rimarcato Fontana -, che ci infondono coraggio mentre guardiamo al futuro».

Dal canto suo La Russa ha sottolineato «l'alto valore simbolico della prestigiosa presenza delle loro maestà in quest'Aula, davanti al Parlamento riunito. Ascoltare qui, per la prima volta nella storia istituzionale italiana, il sovrano costituzionale del Regno Unito rappresenta non solo un omaggio alla patria che ha fatto nascere il parlamentarismo moderno, ma anche un invito a riaffermare la centralità delle assemblee legislative nei sistemi democratici», ha detto il presidente del Senato.

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In mattinata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo aveva invece accolto a Villa Pamphilj, con i Lancieri di Montebello schierati lungo il tappeto rosso a rendere omaggio. La premier e il sovrano britannico hanno poi avuto un breve colloquio. Non era presente la regina Camilla, impegnata in mattinata in una visita presso l'istituto scolastico Manzoni. «È stato per me un onore accogliere oggi a Villa Pamphilj Sua Maestà, Re Carlo III. Un incontro che ha permesso di sottolineare la storica amicizia tra le nostre Nazioni, che auspichiamo si possa rafforzare sempre più», scrive sui social la premier, postando un video con le immagini della visita. Re Carlo era arrivato a bordo della sua auto "reale", una Bentley State Limousine color amaranto. Insieme alla presidente del Consiglio ha poi passato in rassegna la Guardia d'Onore.

Grande appassionato di storia e arte re Carlo III si è soffermato davanti al Giardino Segreto di Villa Dora Pamphilj. Il sovrano ha osservato colpito il giardino all'italiana che sorge sul terrazzamento dietro il Casino del Bel Respiro, decorato da siepi sempreverdi che ricordano nella forma i simboli araldici dei Pamphilj (la colomba e il giglio), con al centro la fontana di Venere.

Sul bavero della giacca, il sovrano britannico indossava la spilla di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica italiana decorato di Gran Cordone, la massima onorificenza della Repubblica.

Dopo questo incontro la premier Meloni ha ricevuto la Regina Rania di Giordania, mentre Carlo si è recato all'ex Mattatoio di Roma, per assistere a una rappresentazione in italiano del primo atto dell'Otello di Shakespeare e ha incontrato gli attori ex allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico. Alla rappresentazione ha assistito anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad accoglierlo erano stati il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; il presidente del Museo PalaExpo di Roma Marco Delogu; il presidente della Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, Gianni Letta, e due ex alunni dell'Accademia, gli attori Margherita Buy e Luca Zingaretti.

L'intensa giornata romana si è conclusa nella tenuta di Castel Porziano, intorno 20.30 per una cena di gala offerta dal presidente della Repubblica Mattarella ai reali del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Le verdure della tenuta presidenziale hanno dominato il menù della cena di Stato in onore di re Carlo e Camilla, che celebravano, fra l'altro, i 20 anni di matrimonio.

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