Fa un passo in avanti il BenVivere, ma arretra la generatività. Dalle due classifiche presentate oggi al Festival nazionale dell’Economia civile emerge un’Italia a due velocità. Perché se si registra un generale miglioramento del “benvivere” nei territori, si segnala invece complessivamente una battuta d’arresto della generatività, ovvero della capacità delle province di “accendere” il singolo affinché abbia un impatto positivo sulla cittadinanza. Ovviamente la situazione cambia a seconda delle province analizzate. E non mancano le novità. Con Bolzano che cede per la prima volta il primato a Pordenone nella classifica del BenVivere, pur mantenendo il primato in quella della generatività.
Le due classifiche sono contenute nel “Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle Province italiane 2024” (edito da Ecra) che viene presentata oggi al Festival nazionale dell’Economia civile in corso a Firenze. La sesta edizione del report propone, in continuità con le precedenti, una lettura dinamica dei livelli di benvivere e di generatività in atto su base provinciale. Dai risultati della prima graduatoria, quella del BenVivere 2024, emerge appunto che la provincia di Bolzano, per la prima volta in sei anni, cede il primo posto, scendendo di ben nove posizioni, fino alla decima. Il calo del territorio della provincia autonoma è pari a 1,93 punti (che corrispondono a -1,91 punti percentuali) e dipende principalmente da una flessione nelle dimensioni della Legalità e Sicurezza (-15,34) e della Demografia e Famiglia (-7,46). Il podio risulta quindi composto da Pordenone (+1), Siena (+4) e Milano (+1).
A scendere dal podio, oltre alla già citata provincia di Bolzano, è anche Prato (-8). In generale, dal confronto con il rapporto dello scorso anno, emerge una situazione complessiva di maggiore BenVivere: la seconda metà della classifica è più vicina alla prima, i secondi lo sono ai primi e gli ultimi ai penultimi. Importante notare che Nord e soprattutto Sud registrano delta positivi fra il 2023 e il 2024, rispettivamente pari a +0,07 e +0,43, mentre il Centro riporta una lieve flessione (-0,11). Quindi, il Sud riduce il gap con il Nord di 0,36 punti e con il Centro di 0,54 in termini di BenVivere.
Passando all’analisi della classifica di generatività (intesa come la capacità di un territorio di “accendere” il singolo affinché con le sue azioni e relazioni abbia un impatto positivo sulle altre persone) il podio 2024, rispetto all’annualità passata, non varia nelle province presenti: Bolzano, prima e stabile; Milano, seconda (+1); Trento, terza (-1). Tuttavia, tutte e tre le prime posizioni registrano una contrazione del livello di generatività (rispettivamente: -1,78, -3,24, -3,72).
Complessivamente assistiamo a un peggioramento della generatività, sia in termini di livello, che di aumento delle diseguaglianze, tra i primi, tra gli ultimi e tra i primi e gli ultimi, anche se considerando le 107 province il livello di diseguaglianza cala leggermente. Quest’ultimo dato dipende chiaramente da un livellamento verso il basso della generatività delle province.
In generale, l’obiettivo del rapporto è quello di continuare a proporre a tutti i soggetti del sistema socio-economico, imprenditori, enti del terzo settore, amministratori locali, intermediari finanziari, corpi intermedi e singoli cittadini, uno strumento capace di analizzare gli elementi di vulnerabilità e resilienza locale. La ricerca, quest’anno, è stata coordinata da NeXt Economia, con il supporto del Festival Nazionale dell’Economia Civile, di Federcasse BCC-CR e di Avvenire e il finanziamento di Fondo Sviluppo.
Il Rapporto 2024 rappresenta un passo in avanti importante verso la ricomposizione di misure macro e micro, verso la costruzione e la scoperta di un unico DNA generativo delle comunità. Accanto all’aggiornamento delle classifiche provinciali e degli indicatori ibridi, il Rapporto approfondisce – grazie alla prima indagine nazionale sulla generatività – il tema delle diseguaglianze territoriali fra Centro-Nord e Sud e fra Centro e Periferie in termini di capitale istituzionale, sociale, responsabilità dei cittadini, partecipazione e soddisfazione di vita. Il Rapporto conclude che la generatività delle persone rappresenta l’enzima capace di creare le premesse e innescare processi in grado di annullare le diseguaglianze territoriali fra Centro-Nord e Sud e fra Centro e Periferia. Di conseguenza il rapporto rappresenta uno strumento necessario per costruire, in modo partecipato, policy capaci di attivare lo sviluppo integrale, integrato e integrante dei territori. Il volume è articolato in cinque capitoli (incluso il primo di Summary and Conclusions), in una sezione bibliografica e in sei appendici di approfondimento.
Il secondo capitolo contiene l’aggiornamento delle classifiche e delle evidenze del BenVivere e della Generatività delle province. Il terzo capitolo è dedicato ai risultati dell’analisi degli indicatori ibridi di circolarità economica, di welfare ambientale, di welfare sociale e di innovazione. Il quarto capitolo approfondisce i risultati della prima indagine nazionale sulla generatività, proponendo: 1) un’analisi descrittiva delle variabili indagate; 2) un’analisi delle componenti principali per individuare le determinanti della generatività e favorire con una procedura di ponderazione statistica la costruzione dell’indicatore composito della generatività stessa; 3) l’analisi delle differenze territoriali fra Centro-Nord e Sud e fra comuni capoluogo di provincia o di regione (centrali) e comuni non capoluogo (periferici) in termini di capitale istituzionale, capitale sociale, responsabilità, partecipazione e soddisfazione di vita, indagando l’impatto della generatività sulle stesse; 4) la verifica con l’utilizzo delle variabili strumentali dei risultati conseguiti. Infine, il quinto capitolo sviluppa un’analisi descrittiva ed econometrica sul ruolo del credito cooperativo in termini di impatto sui livelli di partecipazione e di soddisfazione di vita dei cittadini, andando a verificare se il possesso di un conto corrente presso una banca di credito cooperativo riduca le diseguaglianze fra Centro-Nord e Sud e fra comuni capoluogo di provincia o di regione e comuni non capoluoghi.
Chiudono il report la sezione bibliografica e sitografica e sei appendici contenenti, rispettivamente, i metadati degli indicatori elementari del BenVivere e della Generativià, le cartografie degli indicatori compositi di dominio (livello e variazione), l’ordinamento provinciale nelle dieci dimensioni del BenVivere e relativa variazione di livello, il Rank provinciale degli indicatori (dimensione per dimensione), il questionario di rilevazione della survey sulla generatività, la legenda delle variabili e le statistiche descrittive della medesima survey.