mercoledì 31 luglio 2024
Dal 3 al 6 ottobre a Firenze la rassegna di economia civile: cosa si è fatto finora e dove si vuole andare. Eventi e programma
Partecipazione e cittadinanza attiva per un modello più sostenibile

Partecipazione, sviluppo sostenibile, cittadinanza attiva caratterizzeranno la nuova edizione del festival nazionale di economia civile, che si è dato come titolo “L’ora di partecipare”: come a sottolineare, se necessario, che il nostro coinvolgimento attivo e collaborativo è la condizione fondamentale per far crescere in modo sostenibile il nostro pianeta. Questa sesta edizione del Fnec si svolgerà a Firenze dal 3 al 6 ottobre: la giornata iniziale, grazie alla collaborazione con l'Ateneo di Firenze, si svolgerà al Polo universitario di Novoli con la partecipazione di tantissimi studenti impegnati in percorsi di progettazione condivisi, per poi proseguire nei giorni seguenti con tavole rotonde ed esibizioni nel Salone dei 500 a Palazzo Vecchio. « Partecipare non significa soltanto votare, ma anche adottare stili di vita sostenibili, di consumo e risparmio responsabile, impegnarsi per la comunità e alimentare quei corpi sociali oggi più che mai baluardo di quel “noi”, di quell’essere collettivo che è la società e che rischia di perdersi all’interno dell’individualismo imperante » ha spiegato il comitato organizzatore del festival fiorentino di economia civile.

Se nelle edizioni precedenti molto si era lavorato molto per individuare gli “ostacoli” sociali, ambientali, economici e culturali dell’attuale sistema economico da superare per orientarsi e virare sempre più verso un modello di economia circolare, quest’autunno l’obiettivo sarà cercare delle chiavi che permettano di alimentare processi di partecipazione “ibridi” e al contempo sperimentare nuovi modelli di sviluppo locale. E ancora, la quattro giorni fiorentina, negli intenti degli organizzatori, sarà anche un’occasione per lanciare un nuovo modello di città universale, secondo gli insegnamenti di Giorgio La Pira, per diventare il modello della civil & social business city per lo sviluppo locale partecipato e sostenibile. Un primo passo, in questa direzione, era già stato fatto con l’elaborazione del “Manifesto della nuova economia”, nato dalle radici dell’economia civile, e nel quale sono stati condivisi il pensiero e le priorità di oltre trecento accademici e studiosi per realizzare un nuovo paradigma economico più sostenibile, inclusivo e partecipato. L’idea di fornire una cassetta degli attrezzi comuni per informare, formare e stimolare la partecipazione di giovani e meno giovani è stato un secondo passo: è stata realizzata una sorta di “lezione zero” di “Introduzione all’economia civile e alla sostenibilità integrale” pensata e a disposizione di scuole, università, Ong e associazioni. Sono state, poi, redatte, inoltre, delle “Linee guida per l’economia sociale e civile” in modo da collegare l’azione virtuosa che si sta sviluppando in Italia con il lavoro e le iniziative che l’Unione Europea sta mettendo in campo per accelerare un percorso di transizione verso la nuova economia.

E tutto quest’enorme lavoro di ricerca non si ferma, ma verrà approfondito, integrato e arricchito, come ogni anno, da studiosi internazionali e personalità di prestigio in grado di allargare e rinnovare il dibattito pubblico: ci saranno economisti come Muhammad Yunus, premio Nobel per la Pace nel 2006 e autore, tra gli altri, del libro “Un mondo a tre zeri: come eliminare definitivamente povertà, disoccupazione e inquinamento”, Jeffrey Sachs, professore alla Columbia University e leader mondiale riconosciuto sullo sviluppo sostenibile, l’ecuadoriano Alberto Acosta, già ministro dell’energia e oggi giudice del Tribunale internazionale per i diritti della Natura e Melissa Parke, direttrice della campagna internazionale per l’abolizione delle Armi Nucleari (Ican), nonché premio Nobel per la Pace nel 2017.

Dalle lectio magistralis dei professori alle tavole rotonde con gli esperti, dai percorsi di progettazione partecipata con gli studenti ai momenti di riflessione più “leggera”, con musica e teatro che saranno arte, ma anche chiavi per approfondire temi quali l’inclusione e l’uguaglianza: il programma è variegato e sarà accompagnato da testimonianze di imprenditori, giovani, amministratori che stanno dando vita a un nuovo modello sociale ed economico fatto di virtù civili, e relazioni di qualità, in molti casi, già tradotte, in realtà, come evidenziano le tante “buone pratiche” raccolte nelle precedenti edizioni, dal 2019 a oggi.

Da sapere: dal 3 al 6 ottobre a Firenze il festival di economia civile

Il Festival di economia civile è promosso da Federcasse (l’Associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti), con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Coopersystem, Federazione Toscana delle BCC, Frecciarossa e la collaborazione della Sec (Scuola di Economia Civile) e di Muse. Per chi è interessato sono già aperte le iscrizioni per partecipare a tutte le sessioni e online sul sito del festival è già disponibile il programma completo dei quattro giorni.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI