martedì 27 agosto 2019
Il governo brasiliano ha dichiarato ieri sera che rifiuterà l'offerta del G7 di 20 milioni di dollari di aiuti per la lotta agli incendi in Amazzonia. Lo riporta il quotidiano Lo Stato di San Paolo
La foresta brucia ancora e il Brasile rifiuta gli aiuti del G7
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Il governo brasiliano ha dichiarato ieri sera che rifiuterà l'offerta del G7 di 20 milioni di dollari di aiuti per la lotta agli incendi in Amazzonia. Lo riporta il quotidiano Lo Stato di San Paolo.

Secondo il giornale brasiliano, Palacio do Planalto non ha al momento indicato il motivo del rifiuto. In precedenza il ministro dell'Ambiente brasiliano Ricardo Salles aveva al contrario dichiarato che l'aiuto del G7 sarebbe stata gradita. Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro mette in dubbio i dati internazionali sugli incendi in Amazzonia, affermando che la situazione rientra nei limiti normali.

Tra gennaio e agosto 2019 il numero di incendi in Amazzonia è aumentato del 145% rispetto allo stesso periodo del 2018. Quest'anno il 75% dei focolai si è verificato in aree che nel 2017 erano coperte dalle foreste e che successivamente sono state deforestate o degradate per lasciare spazio a pascoli o aree agricole. Lo dice in una nota Greenpeace. Una squadra brasiliana dell'associazione ha sorvolato gli stati di Rondônia e Pará, documentando gli incendi con nuove immagini. Negli stati di Rondônia e Pará, sottolinea Greenpeace, gli incendi mostrano chiaramente l'avanzata dell'agricoltura industriale nella foresta, spesso per far spazio a pascoli per il bestiame e colture, soia in particolare, destinate alla mangimistica. Dei 6.295 focolai registrati tra 16 e il 22 agosto, il 19% si è verificato in aree naturali protette, il 6% delle quali appartengono a diversi Popoli Indigeni.

''Le fiamme che stanno consumando l'Amazzonia non sono un problema solo per il Brasile, ma per l'intero Pianeta. Con l'aumentare degli incendi, infatti, aumentano anche le emissioni di gas serra, favorendo ulteriormente l'innalzamento della temperatura globale e, conseguentemente, il verificarsi di eventi meteorologici estremi che rappresentano un grave pericolo per la fauna selvatica e la vita di migliaia di persone. Agire per porre fine alla deforestazione dell'Amazzonia deve essere un obiettivo globale e un obbligo per chi guida il Paese" conclude Marcio Astrini, di Greenpeace Brasile.

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