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ANSA
Giorgia Meloni ha nella testa un progetto chiaro: mediare tra Usa e Ue. Avvicinare Trump all'Europa. Essere ponte. «I nostri rapporti con gli Stati Uniti sono i più importanti che abbiamo», spiega la prmeier in un'intervista al Financial Times. E va avanti: «L'Italia può avere buoni rapporti con gli Stati Uniti e se c'è qualcosa che può fare per evitare uno scontro con l'Europa lo farò... Se costruire ponti è nell'interesse degli europei lo farò». Meloni respinge con fermezza l'idea che l'Italia debba scegliere tra Stati Uniti ed Europa. Una scelta che considera tanto «infantile» quanto «superficiale». È un messaggio netto. Consegnato sulla scia del summit appena concluso a Parigi della coalizione dei Paesi europei volenterosi. La premier - scrive il FT puntualizzando che si tratta della prima intervista rilasciata dalla premier italiana a una testata straniera - ha anche chiarito di non vedere il presidente Usa Donald Trump come un avversario e di voler continuare a rispettare il «primo alleato» dell'Italia. «Io sono conservatrice, Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri». E ancora: «Capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali... Io difendo i miei». Il passo verso i dazi è scontato. Meloni ha un messaggio all'Europa: «Bisogna mantenere la calma... Evitare di reagire d'istinto e lavorare pe una buona soluzione comune». Meloni ammette che i dazi su alcuni beni specifici stanno causando attriti. Ma «ci sono grandi differenze sui singoli beni. È su questo che dobbiamo lavorare per trovare una buona soluzione comune». È un altolà alla Commissione europea che ha promesso di reagire contro i dazi annunciati da Trump. «Su questi argomenti bisogna dire "mantenete la calma, ragazzi. Pensiamoci...». Meloni invita l'Europa alla "calma" e parallelamente "assolve Trump. Gli Stati Uniti perseguivano da tempo un programma sempre più protezionistico e a questo proposito la premier cita l'Inflation Reduction Act di Joe Biden. «Pensate davvero che il protezionismo negli Stati Uniti sia stato inventato da Donald Trump?», si chiede retorica. Domande e risposte si accavallano. Meloni riflette sull'idea che l'approccio «conflittuale» di Trump alla difesa europea possa rappresentare uno «stimolo» necessario per assumersi le proprie responsabilità sulla sicurezza: «Mi piace pensare che la crisi nasconde sempre una opportunità». Anche perchè la Russia potrebbe diventare una minaccia a lungo termine, ma le «minacce possono arrivare a 360 gradi» e «noi dobbiamo trovare un modo per essere pronti a difenderci da ogni tipo di minaccia che possiamo avere...». Non basta. Meloni si è poi detta «d'accordo» con il vicepresidente americano JD Vance in merito alle sue critiche all'Europa: «Lo dico da anni. L'Europa si è un po' persa». Ma subito sottolinea che a essere contestata è la «classe dirigente» europea e non il popolo: le critiche dell'Amministrazione Trump - precisa Meloni - sono alla «classe dirigente e all'idea che si possa imporre la propria ideologia invece di leggere la realtà e trovare modi per dare risposte alle persone».