venerdì 13 febbraio 2015
L'Is conquista Sirte | L'ambasciata a Tripoli: italiani, lasciate la Libia | Ecco la mappa del terrore
Altri 7 gommoni alla deriva. Per la Santa Sede l'azione europea è insufficiente. 
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Sono sette le operazioni di soccorso coordinate oggi dal Centro nazionale di soccorso della Guardia costiera. E ci sarebbero altre vittime. Alcuni immigrati salvati, spiegano fonti della Capitaneria di porto, hanno riferito che diversi loro compagni sono morti dopo essere partiti dalla Libia. Dichiarazioni tutte da verificare, viene spiegato, ma che non paiono campate in aria. Insomma, si potrebbe essere di fronte a un nuovo dramma, sebbene la cautela sia massima nel raccogliere questi racconti, dopo la recentissima tragedia che avrebbe provocato oltre 330 vittime. Erano su quattro gommoni, come gli stranieri tratti in salvo oggi dalla Guardia costiera: sui primi tre, a poche miglia dalle coste libiche, ha dirottato il mercantile "Belle", di bandiera maltese, e da uno di questi è giunta la notizia della presunta ennesima tragedia; la nave "Fiorillo" è giunta in soccorso di altri tre gommoni di immigrati, in pericolo, a trenta miglia da Tripoli; infine su un settimo gommone è stato inviato un altro mercantile. Con il miglioramento delle condizioni meteo riprendono i tentativi di raggiungere le coste italiane da parte di migranti. La Santa Sede: morti intollerabili, Triton inadeguato "Morti intollerabili" quelle che avvengono nel Mar Mediterraneo, dove appare "molto insufficiente la campagna Triton, che l'Unione Europea ha voluto sostituire al programma Mare Nostrum, che l'Italia aveva portato avanti con grande efficacia e nella direzione del diritto e dell'etica". Lo afferma, sull'Osservatore Romano, monsignor Silvano Tomasi, il nunzio all'Onu di Ginevra, commentando "le tragedie in mare che si si ripetono a ritmo regolare". Secondo l'arcivescovo "c'è un problema di fondo, che nasce non solo dall'ingiustizia e dalle violenze che portano queste persone a emigrare, ma anche dall'incapacità da parte della comunità internazionale di prendere in mano queste situazioni con coraggio, cercando delle soluzioni che siano rispettose della dignità delle persone e della vita umana". "L'Europa - afferma il presule - deve investire di più per salvare le vite umane, sostiene, ma anche mettere in campo maggiore creatività nel pensare a come affrontare un fenomeno, quello migratorio, destinato a continuare. E ancora, i leader europei devono sentire la responsabilità anche di ciò che avviene alle periferie del mondo". Medio Oriente continueranno". "Quindi - conclude il nunzio apostolico - bisogna programmare non per l'emergenza ma per il lungo periodo, e attraverso delle misure che siano efficaci e legali", infatti "la responsabilità della comunità internazionale è di mostrare una solidarietà efficace, che possa garantire la prevenzione di questi viaggi che portano sempre più a perdere vite umane in maniera veramente intollerabile". Arrestato presunto scafista I militari della Guardia di Finanza hanno arrestato il presunto scafista, F.E., 32 anni, brindisino, alla guida del gommone di 10 metri approdato nella notte nei pressi della Marina di Andrano, in provincia di Lecce e che aveva trasportato una quindicina di migranti intercettati, poi a terra, in due gruppi diversi dalle Fiamme Gialle. La potente e moderna imbarcazione, dotata di due potenti motori entro e fuori bordo, è stata intercettata nella notte dalle motovedette del Gruppo Aeronavale di Taranto, impegnate nel canale d'Otranto nell'operazione Triton, e del Reparto Operativo Aeronavale di Bari competente per la sorveglianza delle coste pugliesi, mentre si dirigeva, a velocità non costante verso le coste italiane. Il mezzo, che spesso assumeva cambiamenti di rotta e viaggiava a luci spente, aveva il tipico andamento degli scafi adibiti al traffico di migranti. Il gommone era diretto verso un punto tra Capo d'Otranto e Leuca. Sul posto sono stati fatti convergere un elicottero e pattuglie a terra. Si è deciso, per tutelare l'incolumità dei migranti e perevitare i rischi di un eventuale inseguimento e di un abbordaggio, diintervenire solo a sbarco avvenuto. Alle prime luci dell'alba lo scafoè approdato.
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