giovedì 30 gennaio 2025
La soldata è stata liberata a Jabalia. La ragazza, l'80enne e cinque thailandesi a Khan Yunis rilasciati davanti alla casa di Sinwar, lo storico leader di Hamas nella Striscia ucciso da Israele
Arbel Yehud tra la folla poco dopo il rilascio

Arbel Yehud tra la folla poco dopo il rilascio - Ansa

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È iniziato in anticipo sull’ora prevista il rilascio dei tre ostaggi israeliani e cinque thailandesi sequestrati da Hamas il 7 febbraio 2023. In cambio Israele rilascerà in giornata 110 detenuti palestinesi.

Agam Berger, la donna soldato rilasciata oggi, ha salutato la folla da un podio a Jabalia, nel nord di Gaza, prima di essere consegnata alla Croce Rossa. Nel sud, a Khan Yunis, sono stati rilasciati Gadi Moses, 80 anni, Arbel Yahud, 29 anni, entrambi rapiti dal kibbutz Nir Oz, e cinque ostaggi di nazionalità thailandese.

Hamas ancora una volta si è presa la scena mediatica orchestrando le operazioni di consegna su un palco circondato da bandiere palestinesi e del gruppo armato, esibendo gli ostaggi a una folla di miliziani a volto coperto e di civili.

La soldata Agam Berger tra i miliziani pochi momenti prima della consegna alla Croce Rossa

La soldata Agam Berger tra i miliziani pochi momenti prima della consegna alla Croce Rossa - Ansa

L’anziano Gadi e la giovane Arbel sono stati consegnati nel sud, a Khan Younis, dove sono state trasmesse le immagini dei due che si abbracciano alla presenza di uomini armati. Il filmato è stato diffuso dalla Jihad islamica, che ha così rivendicato il suo ruolo mentre un portavoce dei fondamentalisti ha detto su Telegram di aver «completato le procedure per la consegna di due ostaggi israeliani».

L'abbraccio tra Arbel Yehoud e Gadi Moses, nel video diffuso dalla Jihad poco prima del rilascio

L'abbraccio tra Arbel Yehoud e Gadi Moses, nel video diffuso dalla Jihad poco prima del rilascio - Reuters

L'auto con a bordo gli ostaggi da rilasciare è stata circondata da una folla di persone. Le immagini trasmesse da al-Jazeera mostravano la gente accalcata intorno alle rovine della casa dell'ex leader di Hamas, Yahya Sinwar. Sul posto avrebbe dovuto essere allestito un podio, come avvenuto nelle liberazioni precedenti, ma al-Jazeera ha riferito che vista la calca non è stato possibile.

Arbel Yehud, tra i miliziani con il volto coperto, pressata dalla folla al momento del rilascio a Khan Yunis

Arbel Yehud, tra i miliziani con il volto coperto, pressata dalla folla al momento del rilascio a Khan Yunis - Ansa

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyhau ha denunciato come «scioccanti» le scene della folla che premeva e urlava mentre i rapiti venivano consegnati alla Croce Rossa. «Questa è un'ulteriore prova dell'inimmaginabile crudeltà dell'organizzazione terroristica di Hamas - ha aggiunto -. Chiedo ai mediatori di garantire che scene così orribili non si ripetano più e di garantire la sicurezza dei nostri ostaggi».

La folla radunata nella 'piazza degli ostaggi' a Tel Aviv

La folla radunata nella "piazza degli ostaggi" a Tel Aviv - Ansa

A Tel Aviv gli israeliani si sono radunati in quella che è diventata nota come Piazza degli Ostaggi. C'era anche l'inviato di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff: «Penso che Netanyahu sia determinato a fare tutto il possibile - ha detto - per riportare a casa le persone rapite in sicurezza».

Tre civili israeliani e quattro soldati - tutte donne - sono stati liberati finora nel corso del cessate il fuoco iniziato il 19 gennaio. In cambio, Israele ha rilasciato 290 detenuti e prigionieri palestinesi.

Più di 250 ostaggi sono stati rapiti durante l'attacco di Hamas in Israele. Circa la metà è stata rilasciata il mese successivo durante l'unica tregua nelle fase iniziali dello scontro armato, mentre altri sono stati recuperati vivi o morti durante la campagna militare di Israele a Gaza.

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