L’Assemblea annuale dei soci di Assocontact, l’associazione di categoria che riunisce le imprese di call center in outsourcing, con circa 80mila addetti, ha riconfermato Paolo Sarzana come presidente per il mandato del biennio 2018 – 2020, così come l’intero comitato di presidenza. «Nel mio nuovo mandato - spiega Sarzana - continuerò a sostenere con il massimo impegno il ruolo di rappresentanza di Assocontact presso tutti gli interlocutori, in una fase sempre delicata per il settore, attraverso un costruttivo confronto con le Istituzioni e le associazioni sindacali maggiormente rappresentative, consapevole delle enormi difficoltà di questo mercato e delle tematiche cui trovare una soluzione».
L’Assemblea è stata caratterizzata da momenti di riflessione e dibattito sui maggiori temi del settore dei call center. Tra le questioni sul tavolo: le novità che interesseranno il settore dalla prossima entrata in vigore del nuovo regolamento europeo sulla privacy; le procedure da definire con il ministero dello Sviluppo economico e Agcom a fronte del decreto sul telemarketing; le prossime riforme necessarie per un equilibrio del mercato. Ospiti dei panel esponenti delle istituzioni e dei media, dell’Autorità Garante della Protezione dei Dati. Ubaldo Pagano (Pd) ha sottolineato l’importanza della qualità dei servizi, citando l’esempio francese della certificazione Label per le gare indette dalle società che operano nei mercati regolamentati o titolari di concessioni pubbliche; mentre Claudio Mancini (Pd) ha affermato che in «questa legislatura la preoccupazione maggiore è la regolamentazione normativa complessiva: con l’onorevole Pezzopane intendiamo ripresentare a Montecitorio il ddl di riordino del settore dei call center già presentato in Senato nella scorsa legislatura».
Moreno Morello, di Striscia la notizia, invece, ha puntato il dito sulle imprese che inquinano il settore chiedendo trasparenza e sottolineando l’impegno di Assocontact per contrastare le telefonate moleste attraverso il Codice etico.
Infine, il tema della robotica, visto come opportunità per il settore e non una minaccia. «L’intelligenza artificiale è un’occasione. Il dipendente di call center può diventare un consulente professionista» ha concluso Luca Scarabosio, vice presidente di Assocontact.