Il cardinale Parolin con il vicepresidente del Ppe Tajani al Meeting di Roma - Ansa
Qualcuno preparava già il Conclave, durante il ricovero in ospedale di papa Francesco? «Sinceramente non avevo avvertito che ci fosse questo clima e poi penso, forse non avendo elementi alla mano che forse sono a conoscenza del Papa, che si tratta di una cosa di pochi, di qualcuno che magari si è messo in testa queste cose». Il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin commenta così con i giornalisti le parole che lo stesso Papa ha pronunciato nell’incontro con la comunità dei gesuiti durante il viaggio in Slovacchia. Lo fa a margine del meeting del Partito popolare europeo (Ppe) che si svolge a Roma, e che ieri ha voluto dedicare uno spazio dei suoi lavori all’ascolto della Chiesa.
I quattro pilastri per l'Unione Europea
«C’è sempre il rischio della strumentalizzazione del cristianesimo, o di una manipolazione del cristianesimo a scopi politici» avverte Parolin, che sottolinea come «nel cristianesimo non si accetta quello che più piace: fa parte la difesa della vita in tutte le sue fasi, ma anche l’amore per il prossimo, che si manifesta anche come attenzione al fenomeno delle migrazioni. A livello di principio la cosa è chiarissima, poi c’è chi sottolinea più una cosa che un’altra. Anche quando abbiamo posizioni diverse, l’importante è parlarci». Al cardinale Parolin è giunto il ringraziamento del vicepresidente del Ppe, Antonio Tajani: «La dottrina sociale della Chiesa è l'ispirazione per un'Europa migliore. La crisi si vince con la solidarietà e mettendo la persona al centro della politica». E proprio parlando di Unione Europea, il segretario di Stato vaticano ha auspicato che si fondi sulla «centralità della persona, la comunità, la sussidiarietà e la solidarietà».
Il Papa a Mosca? «Non si sono le condizioni»
Nell’incontro informale con i giornalisti il segretario di Stato vaticano ha ribadito che «la Santa Sede è contraria al riarmo e tutti gli sforzi che si sono fatti e si stanno facendo sono nel senso dell’eliminazione della armi nucleari», che «creano ancora più pericoli per la pace e ancora più conflittualità. Quindi all’interno di questa visione non si può non essere preoccupati».
Altro tema un possibile viaggio in Russia. «Penso che il Papa è interessato ad andare in Russia come in tutti gli altri Paesi – ha risposto Parolin –, però attualmente non ci sono le condizioni per un viaggio. Il desiderio deve anche concretizzarsi in alcune situazioni precise. Credo che ogni incontro è sempre positivo, però se questo incontro» con il patriarca Kirill «si concretizzerà prossimamente questo non sono in grado di dirlo».