La Romea Strata rappresenta una delle più affascinanti vie di pellegrinaggio d'Europa, snodandosi per oltre 4000 chilometri dall'estremo nord-est del continente fino a Roma. Questa antica via, utilizzata fin dal Medioevo, attraversa sette paesi - Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia - unendo e stratificando culture e spiritualità diverse in un unico cammino. La percorriamo dall’inizio fino all’ingresso in Italia, a Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, con Klementina Koren, responsabile della comunicazione della Fondazione Homo Viator - Romea Strata. Un diario di viaggio, passo dopo passo.
La seconda tappa estone in questo viaggio sulla Romea Strata sembra volermi narrare di profondi racconti di comunità. Gli estoni sono tradizionalmente descritti come persone riservate, incentrate su se stesse, con scarso senso collettivo. Eppure, le esperienze vissute in questo tratto del cammino scardinano prepotentemente questo stereotipo.
Ho iniziato la mia giornata da Hummuli, accolta calorosamente dalle volontarie del centro comunitario locale. Con Andrea Romoli che sta camminando assieme a me per raccontare il percorso nel Giubileo in Cammino su Rai 2, ammiriamo stupefatti questo spazio polivalente. Dedicato tanto agli anziani quanto ai bambini, ospita un asilo, laboratori artigianali, una splendida biblioteca e numerose altre iniziative. Rappresenta il cuore pulsante di questa minuscola comunità di appena 300 anime, offrendo un luogo di aggregazione, cultura e memoria storica. La struttura stessa racconta una storia: un elegante maniero ottocentesco che conserva ancora interni di notevole bellezza architettonica. La genuina ospitalità, l'entusiasmo contagioso e il delizioso pasto preparato per sostenermi nel viaggio sono testimonianze di valori comunitari profondi.
Il cammino è proseguito per 20 chilometri attraverso i dolci rilievi collinari del sud dell'Estonia, una regione caratterizzata da un paesaggio ondulato formatosi durante l'ultima era glaciale. Questa zona, nota come Võrumaa, propone un'alternanza di piccoli laghi, boschi di conifere e campi coltivati. La strada, che sembrava estendersi all'infinito, dritta e monotona, si snoda a un'altitudine media di circa 100 metri sul livello del mare. Il ritmo dei miei passi, a tratti ipnotico, mi ha costretto occasionalmente a cercare conforto nella musica delle mie cuffiette per mantenere la motivazione.
Ai margini del percorso apparivano sporadicamente cartelli che annunciavano paesi, benché di abitazioni non vi fosse traccia visibile. Ho compreso che le case si nascondevano oltre la fitta vegetazione di betulle e pini silvestri, e che, in queste zone scarsamente popolate (l'Estonia ha una densità di appena 30 abitanti per km²), bastano due o tre abitazioni per costituire un insediamento.
L’itinerario ha lambito la North Vidzeme Biosphere Reserve, un'area protetta di oltre 470.000 ettari che si estende dalla Lettonia lungo il confine estone. Questa regione, caratterizzata da un clima continentale con influenze baltiche, ospita ecosistemi unici di torbiere, foreste primarie e zone umide che fungono da habitat per specie rare come l'aquila di mare, il lupo e la lince euroasiatica. Lungo il percorso ho anche salvato un rospetto che attraversava, con gran calma, la strada principale incurante delle macchine. Un diversivo simpatico per spezzare l’invariabilità di quel tratto di cammino.
Dopo 20 chilometri, con un dislivello complessivo minimo tipico di queste terre piatte, il mio percorso si è concluso attraversando Valga, città di frontiera situata a 65 metri sul livello del mare. Qui ho raggiunto la maestosa cattedrale ortodossa di Sant'Isidoro (Issidori peakirik in estone), edificata nel XIX secolo quando l'Estonia faceva parte dell'Impero Russo.
Una delle scoperte più affascinanti è stata l'altalena transfrontaliera. Posizionata esattamente sulla linea di confine che separa Valga (Estonia) da Valka (Lettonia) – una divisione amministrativa che risale al 1920 quando le due nazioni ottennero l'indipendenza – quest'altalena permette letteralmente di oscillare tra due stati membri dell'Unione Europea in pochi secondi.
Completando questa tappa, mi sono avvicinata al terzo segmento del pellegrinaggio che mi condurrà in Lettonia fino a Sigulda, città situata nella pittoresca valle del fiume Gauja, continuando a scoprire, passo dopo passo, i molteplici strati della Romea Strata.
(2/continua)