giovedì 3 aprile 2025
Inizia un viaggio sull'antica via di pellegrinaggio che dal Mar Baltico porta a Roma. Il racconto tappa per tappa, fra sette Paesi, fino in Italia, a Tarvisio. Ritirata la credenziale, si parte

La Romea Strata rappresenta una delle più affascinanti vie di pellegrinaggio d'Europa, snodandosi per oltre 4000 chilometri dall'estremo nord-est del continente fino a Roma. Questa antica via, utilizzata fin dal Medioevo, attraversa sette paesi - Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia - unendo e stratificando culture e spiritualità diverse in un unico cammino. La percorriamo dall’inizio fino all’ingresso in Italia, a Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, con Klementina Koren, responsabile della comunicazione della Fondazione Homo Viator - Romea Strata. Un diario di viaggio, passo dopo passo.


Ho iniziato il mio pellegrinaggio a Tallinn, antica città anseatica affacciata sul Mar Baltico. Il suo porto, cruciale negli scambi commerciali medievali, continua a essere un punto nevralgico per il commercio baltico. Da questo luogo carico di storia ho intrapreso la prima tappa verso Saku. I 23 chilometri percorsi oggi mi hanno condotto attraverso paesaggi naturalistici straordinari, pittoreschi villaggi di pescatori e architetture pre-sovietiche che si fondono con quelle di matrice comunista. Questo contrasto architettonico racconta silenziosamente la complessa storia dell'Estonia.

Con poco più di 1,3 milioni di abitanti, l'Estonia è un crogiolo di religioni e credo diversi, stratificati nel tempo. Nonostante le dimensioni ridotte, mostra una notevole diversità confessionale: dalla cristianizzazione medievale all'influenza luterana, dall'ortodossia russa al periodo sovietico, fino alla rinascita religiosa post-indipendenza. Oggi sono stata accompagnata da Jane Vain, sacerdotessa protestante che mi ha accolto nella nuovissima chiesa di Saku, apponendo il timbro sulla mia credenziale a testimonianza della tappa completata.

Il mio primo giorno è iniziato sulla collina di Toompea, davanti alla Cattedrale di Santa Maria di Tallinn. Proseguendo, ho ammirato la cattedrale ortodossa di Alexander Nevsky e la chiesa di Toompea, per poi scendere verso il centro passando davanti alla chiesa di Kaarli. A Nõmme, il primo paese che si attraversa usciti da Tallinn, ho incontrato numerosi edifici religiosi: la Chiesa del Redentore, la Chiesa Battista, la Chiesa della Pace, la chiesa dedicata a San Giovanni Battista e la chiesa avventista.

Tra le strutture religiose incontrate, spicca la bellezza di Nõmme Rahu Kirik (Chiesa della Pace di Nõmme), edificio che incarna perfettamente l'intersezione tra spiritualità e cultura estone. In molti luoghi di culto incontrati lungo il cammino ho notato un'area esterna dedicata ai bambini. Altalene, scivoli e giostre girevoli si ergono nei giardini delle chiese come monumenti sacri e invitano i più piccoli a trascorrere del tempo in maniera spensierata.

Il mio cammino è proseguito verso la palude di Pääsküla, un ecosistema unico che rappresenta perfettamente l'anima selvaggia dell'Estonia. Qui, camminando sulle passerelle di legno che attraversano questo ambiente umido, si osserva un paesaggio primordiale fatto di muschi e betulle nane. Gli estoni considerano questo un luogo di connessione spirituale con la natura. Dalla palude ho continuato attraverso i sentieri naturalistici e la densa foresta di Männiku, fino a raggiungere Saku.

Durante il viaggio, ho notato come gli estoni siano persone estremamente rispettose delle regole e degli altri, ma al contempo radicate e concrete. Un aspetto affascinante emerge dalla loro lingua: l'estone non contempla il tempo futuro, forse riflesso di una cultura ancorata al presente in cui darsi da fare è d'obbligo.

Le sensazioni nel percorrere un itinerario storicamente battuto dai commercianti sono molteplici. Questo si rivela un cammino spirituale dove la natura e il paesaggio circostante mi invitano a riflettere sul passare dei secoli e sugli errori che l'umanità continua a commettere. Ogni passo lungo la Romea Strata è un passo nella storia, un'occasione per confrontarsi con il passato mentre mi dirigo verso la meta giubilare.

(1/continua)

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI