
Equilibrio, nessuna mossa affrettata, non agire d’impulso. Prendere decisioni in piena volatilità rischia di essere una mossa azzardata. In questa fase segnata da pesanti cali dei mercati finanziari, molti investitori si stanno chiedendo che cosa fare e come proteggere i loro risparmi. Gli esperti del settore concordano sul fatto che aspettare che la tempesta si sia placata prima di modificare il piano di investimenti sia spesso la scelta più saggia. Meglio decidere quando le acque si saranno calmate, insomma, piuttosto che agire sulla spinta dell’emotività di una serie di sedute da profondo rosso.
Che cosa conviene fare?
Il consiglio più diffuso e comune è quindi quello di stare fermi e aspettare. Molti consulenti finanziari, infatti, soprattutto in questa fase suggeriscono a clienti e risparmiatori di non vendere, in quanto nel medio lungo periodo la storia insegna che le perdite vengono recuperate. E disinvestire quando i mercati crollano difficilmente è un buon affare, perché equivale a massimizzare le perdite.
Meglio comprare in questa fase di caduta dei listini azionari?
Approfittare di comprare azioni in una fase di discesa delle quotazioni è un fenomeno ricorrente, che può portare i suoi frutti soprattutto se ai ribassi seguiranno i cosiddetti rimbalzi. Ma in questo quadro segnato da un'incertezza profonda sui possibili accordi tra Paesi sui dazi e le incognite sulle prospettive dell’economia non è detto che i ribassi in Borsa siano finiti. Anzi, potrebbero continuare nel medio lungo periodo. Per cui investire adesso nell’ottica di un ritorno immediato non è detto che sia una buona scelta. Discorso diverso, invece, se si investe o si entra ora sul mercato con cautela e con un orizzonte di medio lungo periodo.
Chi soffre meno la guerra dei dazi?
Le fasi di stress dei mercati, come quella attuale, che coinvolgono tutte le piazze (dall'America all'Asia passando per l'Europa) possono offrire occasioni di acquisto selettive, ma soprattutto sottolineano ancora una volta quanto sia importante poter contare su una diversificazione adeguata dei propri investimenti. Un portafoglio variegato ed equilibrato tra azioni e obbligazioni di varie aree geografiche tende ad assorbire meglio gli choc di mercato. Perché se soffrono le azioni non è detto che la stessa cosa avvenga per i bond. E poi ci sono alcuni beni e investimenti tradizionalmente rifugio come l’oro o i titoli di Stato che possono rendere meno traumatica una fase di mercati fuori controllo.
Quali prospettive per i titoli di Stato?
Se l’economia globale va verso un rallentamento probabilmente le banche centrali (dalla Fed alla Bce) andranno verso una politica monetaria che prevede un taglio dei tassi. Se così fosse i titoli di Stato in genere potrebbero dare una discreta protezione dalle turbolenze dei mercati. Nelle ultime ore in molti si sono orientati sui Bund tedeschi, ma anche il Btp sembra stazionario. In generale, tanti analisti ritengono che sia più prudente mantenere un’esposizione su titoli con scadenze entro i 5 anni.