Non aveva neanche 17 anni quando uccise una guardia giurata, a Napoli. Ora la vedova dell'uomo ha "adottato" la famiglia del "carnefice". "Amavo tantissimo mio marito. Ma sapere che dal sangue di Gaetano sta nascendo qualcosa di buono - riporta l'Ansa - mi dà sollievo. Penso sia un miracolo".
Era la sera del 4 agosto 2009 quando Antonio, neanche 17enne, e con un bimbo concepito appena sette giorni prima, uscì a far rapine con altri amici. Gaetano Montanino aveva 45 anni, faceva la guardia giurata e quella notte era in servizio in piazza Mercato: Antonio e gli amici provarono a sottrargli la pistola ma Gaetano reagì e fu ucciso.
Lucia, la vedova di Gaetano, e Antonio si sono incontrati tempo fa ad una marcia di Libera. Il ragazzo, nel frattempo condannato a 22 anni di carcere, e diventato padre di due figli, aveva più volte chiesto di vederla, ma lei non aveva mai accettato. "Era sul palco, tremava, piangeva. Antonio mi ha abbracciata, chiedeva perdono. Mi sentii di stringerlo, di accarezzarlo", ha raccontato Lucia al quotidiano "la Repubblica". Da allora la donna ha iniziato ad occuparsi della famiglia dell'assassino del marito. Antonio da qualche mese lavora in un bene confiscato intitolato proprio a Gaetano Montanino. E di Lucia parla così: "È il mio angelo custode".