
Il presidente Mattarella all'Amu, l'Università di Aix e Marsiglia - ANSA
«Invenzioni blasfeme». È durissima la replica che arriva - in ritardo - da Mosca al discorso del presidente Sergio Mattarella a Marsiglia. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova - fa sapere l'agenzia Tass - ha condannato le parole del presidente della Repubblica italiana che in un ampio discorso sull'Europa aveva paragonato la Russia al Terzo Reich nazista per il suo attacco all'Ucraina. Compatta e bipartisan la reazione di Governo e Parlamento, dalla maggioranza all'opposizione. A partire dalla premier Giorgia Meloni, che esprime «piena solidarietà, gli insulti offendono una nazione».
Le parole del Quirinale risalgono al 5 febbraio, quando all'Università di Marsiglia - che lo aveva insignito di una laurea Honoris Causa - il presidente italiano, a detta di Zacharova, avrebbe «fatto diverse dichiarazioni offensive» sulla Russia: «Ha tracciato parallelismi storici scandalosi e francamente falsi tra la Federazione Russa e, come ha detto, la Germania nazista», ha spiegato la portavoce del ministro degli Esteri Sergej Lavrov in un incontro con la stampa. Mattarella «ha affermato che le azioni della Russia in Ucraina sono di natura simile al progetto del Terzo Reich in Europa. È strano e folle sentire invenzioni così blasfeme dal presidente dell'Italia, un Paese che conosce in prima persona cosa sia veramente il fascismo».
«Il nostro Paese è stato sottoposto a un attacco mostruoso da parte della Germania di Hitler - ricorda la portavoce - e il nostro paese non solo è stato in grado di espellere il nemico dal suo territorio, ma ha anche liberato l'Europa dal nazismo e dal fascismo». Per Zacharova poi il presidente italiano «dovrebbe riflettere sul fatto che oggi l'Italia, insieme ad altri paesi della Nato, sta dotando il regime terrorista e neonazista di Kiev in Ucraina di armi moderne e mortali, sostenendo così incondizionatamente il regime criminale in tutti i suoi crimini. Tutto ciò offende la memoria non solo di tutti gli italiani che hanno combattuto contro il fascismo durante la Grande Guerra Patriottica (come i russi definiscono la II guerra mondiale, ndr) e dei loro discendenti sia in Russia che in Italia, ma anche di tutti coloro che conoscono la storia e non accettano queste inaccettabili e criminali analogie».
Nel suo intervento a Marsiglia, dopo un'analisi dedicata all'Europa dopo la crisi del 1929, Mattarella arrivava al passaggio che ha provocato, a quasi dieci giorni di distanza, la dura critica di Mosca. «Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi - aveva detto il presidente italiano - attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l'accentuarsi di un clima di conflitto, anziché di cooperazione, pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura».
Maggioranza e opposizione solidarizzano col Quirinale. A partire dalla presidente del consiglio Giorgia Meloni per la quale l'attacco del Cremlino «offende una nazione». Concorda la seconda carica dello Stato: «Trovo inopportune e fuori luogo le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo», commenta il presidente del Senato Ignazio Larussa di Fdi: «Al capo dello Stato Sergio Mattarella, custode dei valori della Repubblica e punto di riferimento della nazione, rinnovo la mia stima ed esprimo la vicinanza mia personale e del Senato». Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli di Fdi risponde e contrattacca: «L'Italia è una Nazione libera e sovrana nella quale il presidente rappresenta l'unità nazionale ed è garante della Costituzione. Tutte caratteristiche che difettano alla Russia che ha invaso l'Ucraina come fece a suo tempo la Germania nazista con la Polonia e poi con la stessa Unione sovietica».
Fa quadrato attorno al Quirinale tutta l'opposizione. «Solidarietà al Presidente della Repubblica» arriva dalla segretaria del Pd Elly Schlein: «La comunità democratica si riconosce pienamente nelle parole e nell'azione del Capo dello Stato, custode della Costituzione e della democrazia. A lui va la mia personale gratitudine e quella del Pd» . Dal M5s l'europarlamentare Giuseppe Antoci definisce «dichiarazioni blasfeme quelle che parlano del nostro Presidente come persona che, addirittura, non conosce la storia». «Gli attacchi contro il Presidente sono intollerabili e vorrebbero delegittimare il ruolo di chi, con responsabilità e fermezza, difende i principi su cui si fonda l'Europa libera e democratica», dichiara anche Angelo Bonelli, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde. Per Italia Viva è un «inaccettabile attacco a freddo» che «fa parte dell’infaticabile opera di mistificazione con cui la portavoce del ministero degli Esteri russo tenta di inquinare il dibattito occidentale». «Mattarella si difende da solo - dice il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova - ma vogliamo esprimere una volta di più il nostro ringraziamento per non retrocedere mai dalla promozione della libertà nello stato di diritto, valore basilare per l'Italia e l'Europa».
Solidarietà a Sergio Mattarella anche dalla società civile. Come la Focsiv, la federazione degli organismi di cooperazione allo sviluppo di ispirazione cristiana: «Caro Presidente, riceva dalla Focsiv, da tutti i suoi 98 Soci e da tutte e tutti le sue volontarie e operatori, la piu sincera solidarietà contro gli insulti che la Russia le rivolge. Blasfemo è invadere altri Paesi, incarcerare e uccidere gli oppositori, umiliare l'informazione con fake news, impoverire il proprio popolo, seminare violenza nel mondo. Blasfema è ogni dittatura. Siamo e saremo al suo fianco per la democrazia, i diritti, la libertà con fiducia, determinazione e immensa gratitudine».