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Il bilancio della tragedia del crollo del ghiacciaio della Marmolada, avvenuta domenica 3 luglio, "è pressoché definito: ci sono undici persone tra i deceduti e i dispersi. Dei feriti, sette (tre dei quali in Veneto) sono ancora in ospedale e un paio sono gravi".
A dirlo è il governatore del Veneto, Luca Zaia, all'arrivo al centro operativo dell'Aiut alpin di Canazei.
I soccorritori hanno recuperato altri resti delle vittime sotto la frana della Marmolada. A quanto risulta, apparterrebbero a una decima vittima. Il bilancio è quindi di 10 vittime e ancora un disperso. Sette dei feriti sono ancora in ospedale, due sono gravi.
Sale a sei il numero delle vittime del crollo sulla Marmolada identificate. Oltre a Filippo Bari, Tommaso Carollo, Paolo Dani e Liliana Bertoldi oggi i familiari di due cittadini della Repubblica Ceca arrivati a Canazei, hanno riconoscono i propri congiunti.
La Procura di Trento ha conferito ufficialmente al Ris di Parma l'incarico dell'analisi del Dna sui resti delle vittime. Quindi, dovrebbero arrivare l'8 luglio i primi risultati dal Ris di Parma, che dovrebbero ricondurre tutti i reperti sia organici che tecnici alle vittime. La fase successiva sarà invece comparare questi Dna con quelli prelevati ai parenti per dare un nome ai corpi ancora non identificati.
I ricercatori del Gruppo di lavoro glaciologico-geofisico per le ricerche sulla Marmolada, che da vent’anni studiano il ghiacciaio, hanno comunicato che prima del crollo di domenica "non si sono osservati dei segnali evidenti di un collasso imminente». «Salvo rarissimi casi – fanno sapere – nei ghiacciai, a differenza delle frane, non vi sono sistemi di allerta che misurano movimenti e deformazioni in tempo reale".
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Resti, indumenti, attrezzature tecniche, la Marmolada restituisce, lentamente, i corpi e gli oggetti degli escursionisti travolti dalla valanga di ghiaccio che si è staccata dalla cima domenica 3 luglio. I soccorritori, questa mattina fisicamente presenti sulla slavina, insieme a unità cinofile e droni, hanno recuperato reperti e materiali che andranno analizzati e catalogati e che serviranno a dare un nome a chi da quella montagna non è più sceso. 14 operatori con i 2 cani della Guardia di Finanza specializzati sono rientrati a Canazei al termine delle operazioni di ricerca via terra nell'area interessata dal distacco del ghiacciaio della Marmolada, a valle della colata. La Provincia autonoma di Trento ha riferito in una nota i dettagli dell'operazione odierna. Nel corso delle ricerche - conferma la Provincia - ci sono stati dei ritrovamenti organici e di materiale tecnico. Il tutto è stato recuperato, trasportato a valle e consegnato per le analisi.
Coinvolti nelle operazioni via terra il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza con due unità cinofile, il Centro Addestramento Alpino di Moena della Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco permanenti di Trento e il Soccorso Alpino dell'Arma dei Carabinieri.
La giornata ha avuto inizio questa mattina alle 5, con un primo momento di briefing. Verso le 6 - prosegue la nota - l'elicottero ha portato in quota gli operatori per ispezionare la parte più bassa del distaccamento. L'operazione sul campo ha avuto inizio alle 6.30 e si è conclusa alle 9.15. Le operazioni si sono svolte con un controllo di sicurezza compatibile con la situazione esistente grazie a sistemi di controllo e valutazione della temperatura.
La Marmolada sarà guardata a vista fino all'autunno. "D'intesa con la Protezione Civile si è deciso di monitorarne i movimenti fino alla fine settembre" ha spiegato Nicola Casagli, il geologo che col suo gruppo di lavoro ha installato nei giorni scorsi gli strumenti per controllare il comportamento del ghiacciaio dopo il crollo.
Il Presidente del Senato Elisabetta Casellati alle 16.30 in visita a Canazei, sulla Marmolada, per rendere omaggio alle 9 vittime della tragedia verificatasi domenica scorsa e per portare la sua solidarietà alle istituzioni e alle comunità venete colpite. Ad accogliere il Presidente del Senato sarà il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il presidente della regione Veneto, Luca Zaia e la Protezione Civile.