
La ministra dell'Università e della ricerca, Bernini - Ansa
Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legislativo attuativo della legge delega per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria. «Il decreto legislativo riguarda l’abolizione del test di accesso ai corsi e la definizione dei contenuti del cosiddetto semestre caratterizzante – ha spiegato la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nella conferenza stampa dopo il Cdm –: un semestre in cui ci si forma sulla base di 3 insegnamenti dotati ciascuno di un certo numero di crediti formativi, all’esito dei quali si avranno 2 sessioni di esami di profitto che consentiranno la valutazione programmata e sostenibile di chi può entrare», ha aggiunto la ministra. «La parte più cospicua e significativa delle considerazioni che si sono sviluppate sull’argomento – ha sottolineato Bernini – riguarda il numero chiuso. Come lo abbiamo concepito finora non esiste più. Il numero sarà aperto, progressivamente, sulla base dei fabbisogni. A partire dal 2022 – ha ricordato la ministra – abbiamo costituito presso il Mur un osservatorio che monitora sistematicamente i bisogni: è sulla base di questi fabbisogni che noi apriamo ogni anno il numero, creandone uno sostenibile. Abbiamo già 30mila posti in più a disposizione a partire dal 2023 e continueremo ogni anno ad aprire. Questo significa che non abbiamo aderito a una teoria intermedia. Abbiamo aderito alla teoria del numero aperto, ma aperto in maniera sostenibile, progressiva e programmata per evitare di “scassare” il sistema universitario con un’apertura troppo improvvisa e non sufficientemente progettata in termini di infrastrutture». Tra le novità, l’obbligo di iscriversi, gratuitamente, a un secondo corso di laurea.
«La frequenza di questo semestre aperto è prevista – ha proseguito Bernini – con un’iscrizione al corso di laurea in Medicina e chirurgia che vale per tutti, con l’iscrizione obbligatoria e gratuita a un secondo corso di laurea a materie affini al comparto delle Scienze della salute. Nelle prossime settimane saranno emanati sul tema dei decreti ministeriali. Questo percorso è innovativo, ma non è a costo zero: metteremo dei fondi, e ne abbiamo già messi, per fare in modo che le strutture siano progressivamente sempre più pronte ad accogliere la formazione degli studenti non solo nel semestre caratterizzante, ma anche dopo. L’apertura è inarrestabile». Iscrizione obbligatoria a un secondo corso di laurea, ha precisato la Ministra, «significa che, sulla base di una graduatoria nazionale e dei voti acquisiti attraverso le 3 materie frequentate durante il semestre, se non si entrasse in quella parte della graduatoria necessaria per poter accedere a Medicina vi saranno comunque materie affini cui gli studenti potranno accedere sulla base della disponibilità dei posti. A ogni studente sarà chiesto di optare per un certo numero di sedi e di materie», ha concluso Bernini.