mercoledì 13 novembre 2024
Stamane nel Catanese si sono ripetute le scene recentemente viste a Valencia, con auto trascinate dalla furia dell'acqua e finite in mare, automobilisti in strada intrappolati nelle loro vetture
Le strade devastate dall'acqua in Sicilia

Le strade devastate dall'acqua in Sicilia - Ansa

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È da poco passata mezzanotte quando una forte pioggia comincia ad abbattersi sul Catanese. Il nubifragio non si ferma tutta la notte, fino a quando, questa mattina, gli abitanti di molti Comuni della Provincia si sono ritrovati sommersi dall’acqua. In 12 ore è caduta la pioggia che solitamente si vede in un anno. Le macchine vengono spazzate via dalla tempesta, alcune finiscono in mare. I treni, in via precauzionale, sono stati tutti soppressi. Sono solo alcune delle conseguenze del nubifragio che ha colpito la Sicilia nella giornata di oggi. Già ieri la Protezione civile aveva lanciato l’allerta meteo, avvisando tutti i residenti dei possibili disagi.


L’invito, chiaramente, è quello di evitare tutti gli spostamenti non necessari. I più colpiti dal nubifragio sono stati i Comuni della fascia ionica. Le precipitazioni hanno raggiunto picchi di 500 millimetri, facendo esondare fiumi e corsi d’acqua minori, che hanno invaso strade e case. I danni sono stati inevitabili. Sui social sono girati decine di video che mostrano veicoli lanciati sulle spiagge e, quasi per paradosso, barche che invadono le strade di paese. Fortunatamente nessuna conteneva passeggeri e la conta dei dispersi era pari a zero. Il numero è stato confermato anche dalla Prefettura. Ma l’acqua ha portato anche ad altri disagi. La situazione è ulteriormente degenerata dopo che le forti piogge hanno provocato decine di frane. Molte strade sono rimaste impraticabili per ore. Anche l'autostrada A18 (che collega Messina e Catania), è rimasta chiusa fino al tardo pomeriggio in entrambe le direzioni fra Giarre e Fiumefreddo.

Nella sola Torre Archirafi, frazione di Riposto, sono stati almeno una trentina gli interventi dei vigili del fuoco: «Tre auto sono finite in mare - ha spiegato Davide Vasta, sindaco del Comune Catanese -. Anche ad Altarello, frazione di Giarre e Riposto, la situazione è drammatica perché in molti hanno le cantine allagate, sono senza luce e non riescono a uscire. Abbiamo una cabina di Enel che se saltasse, farebbe restare al buio buona parte della città per diversi giorni».

Spostandosi di qualche chilometro ad Aci Sant’Antonio i pompieri hanno soccorso alcuni automobilisti bloccati e nella stessa zona alcune persone sono rimaste intrappolate dentro un supermercato allagato. Ad Acireale una donna è stata recuperata da un’abitazione allagata. Ma sono decine i condomini coinvolti, principalmente quelli vicini ai torrenti. In base a quanto comunicano le autorità, sono stati circa una settantina, gli interventi dei vigili del fuoco. Per motivi di sicurezza le scuole sono rimaste chiuse in molte Province siciliane, tra cui Agrigento e Messina (oltre che Catania).

Momenti tragici che hanno toccato anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore: «Esprimo solidarietà e vicinanza al sindaco di
Catania Enrico Trantino per il violento nubifragio che sta colpendo la sua provincia in queste ore. Le immagini che ci arrivano dalla Sicilia mostrano ancora una volta la fragilità dei nostri territori di fronte ad eventi climatici così estremi. Lo attende un compito duro nei prossimi giorni, che conosciamo bene, consideri la nostra città a disposizione per quanto riterrà utile». E poco dopo è arrivato anche il sostegno del presidente della Regione Renato Schifani, il quale ha garantito un «sostegno concreto» alle realtà colpite dal nubifragio.

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