Carità è generosità e organizzazione. Ma è anche fantasia e creatività. E quando la causa è tanto giusta quanto difficile, perché non osare strade nuove, mai osate prima? Sabato nelle chiese italiane si veglierà per i cristiani in Medio Oriente. Intimiditi, perseguitati, cacciati, ammazzati. La causa più giusta e nobile, ma troppo lontana dagli occhi dell’Occidente miope per scaldarne il cuore. La preghiera è il primo passo. Accanto a essa c’è l’appello della Caritas: aiuti economici per soccorrere le famiglie cristiane, per dare loro una speranza. E la fantasia? La creatività si nutre di felici paradossi. Come quello di Bibione: litorale a nord di Venezia, proprio al confine con il Friuli; spiaggia profondissima, pineta corroborante, piste ciclabili e ogni forma di ospitalità, dagli alberghi agli appartamenti ai campeggi. Milioni di ospiti ogni estate, molti dei quali da Germania, Polonia e Slovacchia. Tante famiglie e tantissimi bambini. La parrocchia di Santa Maria Assunta organizza servizi liturgici nelle diverse lingue degli ospiti. E questo lo fanno tutte le parrocchie delle località balneari.Ma Bibione, sotto la guida del parroco don Andrea Vena, fa di più. Usa la fantasia. Esce dai propri confini perché convinta che una comunità parrocchiale di confini non ne abbia: ovunque ci sono le persone, là dev’essere lei. Così ha una biblioteca, organizza spettacoli di musica (la chiesa ha un formidabile organo) e teatro, incontri culturali. E affinché la vacanza possa servire per informarsi e pensare ancora di più e meglio, negli alberghi fa arrivare "Avvenire", che ogni anno organizza una festa. La parrocchia si fa sentire. Si fa apprezzare. E il Comune apprezza. Ha capito, essendo pure lui intelligente e creativo, che una parrocchia del genere è una risorsa per l’intera società. E per il turismo stesso. Così l’alleanza è stata naturale. Fino al mai osato. Quest’estate, in alberghi ed esercizi commerciali, locandine, vetrofanie e cubi per la raccolta inviteranno i villeggianti a fare un’offerta per le famiglie: quelle cristiane del Medio Oriente, e le giovani mamme della casa-famiglia "Madre della vita" di Pordenone. L’iniziativa ha un nome inglese, perché comprensibile per tutti gli ospiti: Bibione Charity for Family.È probabile che qualcuno, tra gli stregoni del marketing, storcerà il naso. La gente va in vacanza per divertirsi, guai farle balenare pensieri tristi. Va invitata ad aprire il portafoglio, certo, ma per fare acquisti, non per donare e aiutare. Ma proprio qui sta l’atto creativo di cui sono protagonisti la diocesi di Pordenone Concordia e Bibione Live, il consorzio di promozione turistica: uscire dagli schermi consueti, osare, sfidando i luoghi comuni nella convinzione che molti, moltissimi ospiti apprezzeranno, e saranno felici di tornare a Bibione anche per il suo cuore, non solo per il sole e il mare, la sabbia e la pineta.Funzionerà? Ne siamo sicuri. Altri imiteranno Bibione? Lo speriamo.