mercoledì 6 novembre 2024
Il presidente francese insiste sul disegno di legge che aprirebbe al "diritto di morire": il testo andrà in discussione all'Assemblea nazionale dal 27 gennaio
Il presidente francese Emmanuel Macron

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Non è ancora chiaro se si tratterà della stessa bozza di legge già discussa in Francia durante la scorsa legislatura, prima dello scioglimento dell’Assemblea nazionale. In ogni caso, è appena giunta la conferma che la controversa riforma francese sul fine vita, voluta dal presidente Emmanuel Macron, sarà di nuovo rilanciata in Parlamento nei prossimi mesi.

Secondo Yaël Braun-Pivet, confermata sullo scranno di presidente dell’Assemblea parigina, il testo sarà discusso dai deputati per due settimane a partire dal 27 gennaio, con l’obiettivo di aprire una breccia verso il far morire (suicidio assistito o eutanasia), presentato ormai come un «aiuto a morire». Una svolta contestata vigorosamente da un vasto fronte associativo anti-eutanasia, anche all’interno della classe medica.

Ma per Braun-Pivet l’emiciclo è «pronto ad avanzare su questo nuovo diritto atteso da così tanti francesi. È ora». L’esponente macroniana non ha rivelato le mosse dell’esecutivo: nuovo progetto di legge, o ritorno al testo che aveva già cominciato l’iter parlamentare, sottoscritto da quasi 220 deputati? Da parte sua, il deputato centrista Olivier Falorni, relatore della bozza nella scorsa legislatura, intende rilanciarla senza modifiche. Il neopremier Michel Barnier non si è invece fin qui personalmente sbilanciato, dopo aver solo espresso, un mese fa, il desiderio di «riprendere il dialogo» con i parlamentari.

La questione sarà certamente evocata dalla Conferenza dei vescovi riunita fino al 10 novembre in plenaria a Lourdes, dopo le prese di posizione dei mesi scorsi della Chiesa francese per ricordare che «la dignità umana è inviolabile e inalienabile, quali che siano le fragilità vissute». Intanto, fra le associazioni contro l’eutanasia cresce di nuovo la vigilanza in vista di future mobilitazioni.

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