mercoledì 13 novembre 2024
L’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma (Ail) lancia un progetto per gli studenti degli ultimi due anni delle superiori. Con il metodo della "peer education"
L'immagine scelta da Ail per la sua iniziativa

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Arriva nelle scuole un nuovo progetto di educazione alla salute e al dono promosso dall'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma (Ail): “Ogni dono è un nodo” è l'iniziativa rivolta ai ragazzi degli ultimi due anni delle superiori per favorire la conoscenza sulla donazione di sangue e midollo osseo e, più in generale, sulla promozione dei corretti stili di vita. E davvero non c’è ambiente più adatto della scuola per una sfida educativa che può includere anche l'importante obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura della solidarietà e della consapevolezza sulla propria salute.

Il progetto include il proseguimento della campagna di sensibilizzazione per la donazione di sangue e midollo già avviata a cui si affianca l'implementazione del progetto educativo in almeno 11 scuole di secondo grado di altrettante province italiane. Questa fase, cominciata a ottobre, continuerà per tutto l’anno scolastico in corso, con l’obiettivo di raggiungere un numero sempre maggiore di istituti.

La partecipazione è più attiva che mai per gli studenti: ogni sede Ail aderente, infatti, coinvolgerà almeno 13 classi sul proprio territorio, dove un’équipe composta da un educatore, uno psicologo, un insegnante, un tutor d’aula e un volontario Ail darà vita a un percorso di 18 ore con due cosiddetti “peer educator” per classe. Saranno loro a partecipare agli incontri sia teorici che pratici, come le attività di volontariato, creando a loro volta una campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue e midollo che poi verrà diffusa a tutta la scuola e al di fuori, in un'amplificazione del messaggio sul territorio.

«Siamo davvero lieti di questa iniziativa che si rivolge in particolare ai giovani che hanno più che mai bisogno di essere informati su questi temi – spiega Giuseppe Toro, presidente nazionale Ail –. Offrire queste conoscenze, infatti, può favorire la loro naturale propensione al dono trasformandola in un atto concreto. Il nostro auspicio è che questi momenti di approfondimento possano essere integrate nell'offerta didattica rispondendo, così, a un obbligo civico e compiendo un gesto di grande significato. Non possiamo permetterci di perdere un solo giovane, orgogliosi che nel nostro Paese la donazione gratuita e solidale è ancora un bene per tutti».

I due studenti formati di ciascuna classe, sotto la supervisione di un referente, trasmetteranno a loro volta le conoscenze apprese al resto della classe svolgendo un ruolo attivo e più che mai partecipe. Il metodo della “peer education” (educazione tra pari), infatti, è fra i più diffusi proprio nell'ambito della promozione della salute che include l'importante azione di prevenzione dei comportamenti a rischio soprattutto fra gli adolescenti.

Oltre ad ampliare le conoscenze sulle patologie onco-ematologiche e sugli stili di vita sani, dunque, si raggiungeranno altri importanti obiettivi, come l'educazione all'impegno civile e al volontariato, essenziale per costruire nel tempo una cittadinanza consapevole, la valorizzazione della donazione per aumentare proprio i donatori tra i giovani coinvolgendoli direttamente nelle campagne di promozione della raccolta sangue e/o di cellule staminali del midollo osseo.

Da 55 anni Ail, con le sue 83 sedi provinciali sparse in tutta Italia e 17.000 volontari, promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura delle leucemie, dei linfomi e del mieloma, assistendo i pazienti e le famiglie in tutte le fasi della malattia, con servizi socio-assistenziali adeguati al bisogno e moltissimi supporti. L'obiettivo rimane quello di curare al meglio tutti i pazienti aumentando non solo la durata ma anche la qualità della vita e la percentuale di guarigioni.
Tutte le informazioni su www.ail.it.

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