L’ultima è opera di un nutrito gruppo internazionale di scienziati, apicoltori, agricoltori e ingegneri: forti di una tecnologia messa a punto in Australia, gli esperti sono riusciti ad attaccare minuscoli sensori sul dorso di diecimila api, una specie di zainetto tecnologico – poco più di cinque milligrammi di peso – che registrerà tempi e distanze di volo, l’eventuale esposizione ai pesticidi, l’inquinamento atmosferico delle zone attraversate dagli insetti e persino dati sulla loro dieta. I microchip inviano poi le informazioni a ricevitori grandi la metà di una carta di credito collocati negli alveari, permettendo di studiare ogni variazione di comportamento che – essendo le api creature molto abitudinarie – può indicare fattori di stress o cambiamenti nell’habitat.
Se le api scomparissero dalla Terra, anche il destino dell’uomo sarebbe segnato. Prendersi cura delle api non solo è doveroso ma parecchio astuto.