venerdì 5 gennaio 2018
Qui vive una sola persona, che ha organizzato la seconda edizione di una particolarissima mostra di presepi. Fino al 7 gennaio

Pimunt, un pugno di case contadine trentine, fienili e mangiatoie sotto la protezione del parco Adamello Brenta, delle Belle arti e dell'Unione Europea. Ci abita solo una persona, il trentenne Andrea Binelli, ma dai giorni di Natale sono almeno 100 al giorno i visitatori che a piedi, dieci minuti in salita, arrivano in questo borgo tra Pinzolo e Sant’Antonio di Mavignola (Trento) per la seconda edizione della mostra di presepi realizzati da artigiani sia del posto, sia di Tesero, di Fai della Paganella e della Valle di Sole. Alcuni sono scavati nel legno che viene raccolto nella pineta intorno al fiume Sarca, altri sono realizzati con materiale di recupero, altri al tombolo, con pigne secche, o ricevuti in prestito da collezioni private. L’idea di trasformare la frazioncina in un labirinto di presepi spetta all’unico residente, la realizzazione – con luci notturne, musica, proiezioni – è stata a cura dell’Associazione Piazza viva di Tione: “La gente del posto è molto affezionata alla tradizione del presepe – spiega Ilaria Salvaterra – e il nostro interesse è non solo offrire qualche cosa di inedito, ma anche di mantenere viva l’attenzione per i borghi di montagna, che rappresentano il nostro patrimonio ambientale “. La mostra, che si chiude domenica 7 gennaio, ha una pagina Facebook (Presepi a Pimunt) con video e foto.

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