Quel salto divenuto icona ripetuto 70 anni dopo - Foto Paolo Luconi Bisti
Madonna di Campiglio, febbraio 1951. È’ l’inverno più nevoso del Novecento. Fino Serafini, maestro di sci e guida alpina, si lancia con gli sci dal tetto dello Chalet Ferrari, per atterrare su un soffice e immenso cumulo di neve. A immortalarlo, in piazza Righi, c’è Giovanni Battista Luconi Bisti, fotografo veneziano trasferitosi lì da poco.
Facile immaginarlo: nel Dopoguerra, quello scatto diventa tra le primissime icone della Campiglio turistica, e, oggi, non c’è in paese edificio di pregio – pubblico o privato – che non ne esponga in bella mostra una copia.
Ma la notizia, ora, è un’altra. Per la prima volta dopo 70 anni, quell’impresa epica è stata ripetuta tale e quale da tre freerider campigliani: Luca Girardi e Andrea Conci con gli sci, Alessandro Bonapace con la tavola. E attenzione: pronto a immortalarli con la stessa “antica” inquadratura (anche se ora la costruzione è decisamente più grande rispetto al Dopoguerra), in quella medesima piazza Righi, c’era il figlio (anche d’arte) del fotografo di allora: Paolo Luconi Bisti, studioso di storia locale, che ormai da anni ha riordinato e interamente digitalizzato l’archivio storico fotografico ereditato dal padre.
Il salto sugli sci, icona di Madonna di Campiglio, ripetuto dopo 70 anni - La foto sopra in bianco e nero, scattata 70 anni fa, è di Giovanni Battista Luconi Bisti, la foto sotto di Paolo Luconi Bisti
“In verità – racconta Alessandro Bonapace – questa cosa volevamo già farla anche una decina di anni fa, in un inverno particolarmente abbondante di neve, ma ci era stata negata l’autorizzazione”. Ora, invece, il Comune di Pinzolo – Madonna di Campiglio è una sua frazione – ha detto sì.
A far sbilanciare il sindaco, Michele Cereghini, sono state anche le restrizioni dovute al Covid, che per il primo Natale da 70 anni a questa parte non hanno trasformato il paese di circa 800 anime nella capitale alpina d’Italia. Morale: “La neve è sempre magica – ha commentato l’Azienda per il turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, divulgando questa piccola grande impresa –, ieri come oggi”.