Il regime siriano di Assad è ricorso all'uso di armi chimiche almeno 14 volte dalla fine del 2013: lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, incontrando a Washington il segretario di Stato americano, John Kerry.La denuncia è contenuta anche in un rapporto di Human Rights Watch, organizzazione indipendente internazionale che si occupa di diritti umani: esistono prove evidenti che gli elicotteri del regime di Damasco abbiano sganciato barili-bomba pieni di cilindri di gas clorino contro tre diverse città del nord del paese attorno alla metà di aprile. "L'utilizzo del gas clorino come arma è una palese violazione delle leggi internazionali", ha detto Nadim Houry, vice direttore di HRW per il Medio Oriente e il Nord Africa. "C'è più di un motivo perché il Consiglio di Sicurezza dell'Onu riferisca la situazione in Siria alla Corte Penale Internazionale". Human Rights Watch ha intervistato dieci testimoni, inclusi cinque medici, mostrando anche i video degli attacchi e le foto delle tracce suggeriscono che il governo abbia sganciato simili ordigni su tre diverse città della Siria fra l'11 e il 21 aprile scorsi. Le persone interpellate hanno riferito di aver visto degli elicotteri sganciare dei barili-bomba e di aver sentito subito dopo un odore forte e particolare.Gli attacchi avrebbero ucciso circa 11 persone e i medici hanno detto di aver riscontrato i sintomi da esposizione ad agenti chimici in quasi altre 500 persone. Gli episodi documentati da Human Rights Watch sono avvenuti a Keferzita, l'11 e il 18 aprile le bombe chimiche hanno ucciso due persone, ferendone almeno 200; ad al-Teman'a, piccolo villaggio a nord della città di Hama, dove il 13 e il 18 aprile sono morte 6 persone, con altre 150 colpite dai gas e a Telmans, vicino alla città di Idlib, dove il 21 aprile i bombardamenti hanno ucciso 3 persone e ne hanno ferite altre 133.
Lo ha detto il ministro francese Fabius incontrando Kerry. La denuncia anche in un rapporto di Human Rights Watch.
L'APPELLO «Ad Aleppo muoriamo di sete»
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