Moltissime stragi sono avvenute proprio la domenica, proprio mentre i fedeli erano in chiesa. "Certamente - commenta - queste persone cercano momenti solenni, momenti speciali per attaccare. Quindi, la chiesa diventa bersaglio quando i cristiani vi si radunano per pregare: in questa occasione è più facile, è più semplice per i terroristi attaccare. Come dico sempre, questo non può far morire la fede, non può ridurre l'amore per la fede cristiana. Questo - ribadisce - non ci trattiene dal praticare la fede: infatti, andiamo avanti, bambini, uomini e donne. Sempre siamo pronti ad andare avanti. Per questo, siamo sicuri che saremo vincitori. Monsignor Kaigama riferisce però che "anche questa notte festeggeremo la vigilia dell'anno nuovo" e "sono sicuro - dice - che parteciperanno tante persone, che verranno a ringraziare il Signore per tutte le grazie, per tutto quello che hanno ricevuto nel corso dell'anno passato. La fede è solida. Senz'altro, noi continueremo a praticare la fede cristiana. E speriamo di vincere con l'amore e con la fortezza della nostra fede, su queste persone diaboliche".
I corpi di 15 fedeli, crivellati di colpi, sono stati trovati domenica 30 dicembre a Chibok. Due giorni prima un'altra strage di cristiani: 15 sgoizzati nelel loro case a Musari. Sotto accusa la setta terrorista islamica Boko Haram. Il vescovo Kaigama: i cristiani non rinunciao alla loro fede, speriamo che il 2013 sia un anno di pace e armonia.
Angola, 16 morti e 200 feriti durante veglia di preghiera
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