giovedì 2 novembre 2023
L’invecchiamento della società ha spinto il Partito a monitorare le tendenze per formulare «più realistiche politiche economiche e sociali». Saranno interpellate 500mila persone
Demografia. Xi Jinping interroga i cinesi

Demografia. Xi Jinping interroga i cinesi - ANSA

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Xi Jinping interroga i cinesi: da ieri in Cina è partito il sondaggio su scala nazionale che consentirà di rivalutare i piani di crescita tenendo conto anzitutto di un fattore: il calo demografico evidenziato lo scorso anno e l’invecchiamento della popolazione. Il sondaggio, una iniziativa che ha sorpreso molti osservatori, interesserà fino al 15 novembre 500mila cinesi. Secondo l’Ufficio nazionale di statistica l’iniziativa contribuirà a «monitorare le tendenze demografiche e fornirà al Partito comunista elementi essenziali a formulare più realistiche politiche economiche, sociali e demografiche».

Una revisione evidentemente ritenuta necessaria, dopo che il censimento del 2020 ha mostrato la crescita più bassa della popolazione dall’avvio dei rilevamenti nazionali nel 1950 e il primo calo dal 1961, anno della Grande carestia. Davanti a un saldo negativo di 850mila individui lo scorso anno su una popolazione arrivata a 1,42 miliardi, i responsabili delle politiche di natalità hanno accentuato il richiamo a una cura dei bambini condivisa tra i partner. I costi di un figlio stanno diventando insostenibili e questo spinge le donne a abbandonare il posto di lavoro con ulteriori ricadute sul benessere familiare. Una situazione che perpetua anche gli stereotipi riguardo il ruolo della donna in un tempo in cui è forte la spinta all’emancipazione dell’ “altra metà del cielo”.

D’altra parte anche il carico sul sistema del Welfare di una crescente proporzione di anziani pone ulteriori sfide ai pianificatori. In mancanza di fattori contrari, l’aspettativa di vita supererà gli 80 anni nel 2035, con un numero previsto di ultraottantenni di 70 milioni che raddoppierà nei 15 anni successivi.Il sondaggio potrebbe sostenere un cambiamento di rotta delle autorità che hanno finora proposto come obiettivo il ringiovanimento della popolazione tra gli strumenti principali dello sviluppo. Davanti ai nuovi dati e alle proiezioni negative, fonti ufficiali hanno indicato che ottimisticamente il Paese potrebbe stabilizzarsi su 10 milioni di nuove nascite all’anno, contro i 9,56 milioni del 2022, ma analisti cinesi indicano realisticamente una prospettiva per i prossimi anni tra sette e otto milioni.

L’accoglienza di questa realtà e uno sviluppo che si basi su altri presupposti potrebbero presto diventare ufficiali. «Il declino del tasso di nascite e una popolazione sempre più anziana accompagnerà il processo di modernizzazione socialista della Cina», ha confermato He Dan, direttrice del Centro cinese di ricerca per la popolazione e lo sviluppo, istituzione affiliata alla Commissione nazionale della Sanità.



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