Tre razzi lanciati da Gaza sono caduti stasera in una zona a sud di Israele, nei pressi della Striscia. Lo annuncia il portavoce militare israeliano, dopo che nell'area erano risuonate le sirene di allarme. L'episodio è avvenuto nonostante la tregua annunciata dalla Jihad islamica e scattata "alle 2 di pomeriggio" (le 13 ora italiana).

Il portavoce del gruppo terrorista islamico, Daud Jhihab, aveva dichiarato un "cessate il fuoco" mediato delle autorità egiziane.. La notizia era stata confermata anche da un alto esponente della Jihad, Khaled al-Batsh, secondo cui "dopo intensi contatti e sforzi egiziani, l'accordo per la calma è stato ripristinato in linea con gli accordi raggiunti nel 2012 al Cairo". Dallo Stato ebraico non era arrivata nessuna conferma ufficiale."Loro capiscono che se il fuoco continua la reazione israeliana sarà molto dura e l'ultima cosa che la Jihad Islamica e Hamas vogliono adesso è un escalation e un deterioramento", ha dichiarato un funzionario israeliano. Da martedì una pioggia di razzi provenienti dalla striscia di Gaza si sono abbattutti sulla parte meridionale di Israele, in gran parte desertica. Dura la risposta di Tel Aviv, che ha ripetutamente bombardato la Striscia.Da Betlemme il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, ha condannato il lancio di missili dalla striscia di Gaza e i raid dell'aviazione israeliana. "Condanniamo tutta l'escalation militare, compresi i razzi", ha detto, parlando accanto al premier britannico David Cameron in visita in Terra Santa. Parole indirizzate al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che poche ore prima aveva chiesto al leader palestinese di esprimersi chiaramente contro i razzi. Rivolgendosi a Cameron, poco prima che quest'ultimo si recasse a Betlemme per incontrare il presidente dell'Anp, Netanyahu aveva sottolineato che Abu Mazen "non ha condannato il lancio di missili su civili innocenti", ma "ha condannato Israele per aver risposto e sparato a tre terroristi che hanno sparato mortai contro di noi".