sabato 1 agosto 2015
​Uno aveva lanciato una bottiglia incendiaria contro i soldati israeliani. L'altro avrebbe ignorato l'avvertimento ad allontanarsi dal reticolato che isola la Striscia di Gaza. Tensione all'indomani della morte del bimbo nel rogo in Cisgiordania.
LE VOCI EBRAICHE «Estremisti isolati, avanti col dialogo»
Oltre le feroci simmetrie di Fulvio Scaglione
COMMENTA E CONDIVIDI
È morto questa notte in ospedale a Ramallah un ragazzo palestinese di 18 anni ferito venerdì in seguito agli scontri scoppiati tra soldati israeliani e cittadini palestinesi indignati per la morte di un bambino di 18 mesi nella sua casa a Duma, vicino alla città settentrionale di Nablus, data alla fiamme dai coloni israeliani. "El-Khaldi vive nel campo profughi di al-Jalazoon e gli hanno sparato al petto", ha detto Mahmoud Mubarak, presidente del comitato popolare del campo a nord della città cisgiordana di Ramallah, "è stato portato in ospedale venerdì sera in condizioni critiche e nelle prime ore di sabato è stato dichiarato morto". Il giovane era stato colpito dopo aver lanciato una bottiglia incendiaria. Venerdì un altro ragazzo palestinese è stato ucciso dai militari israeliani a Gaza. Il giovane è stato colpito a morte dal fuoco di militari israeliani mentre cercava di avvicinarsi ai reticolati di demarcazione fra Israele e la Striscia di Gaza, presso la località di Beit Lahya. Fonti militari, citate dal sito Ynet, hanno detto che il giovane aveva ignorato ripetuti avvertimenti dei militari che gli ordinavano di allontanarsi.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: