Il piccolo Aylan, suo fratello e
la madre sono stati seppelliti a Kobane, nel nord della Siria,
dove il padre li ha riportati dopo che hanno perso la vita
mercoledì nel naufragio dell'imbarcazione con la quale
tentavano di raggiungere l'Europa. La foto del cadavere del
bimbo siriano di 3 anni sulla spiaggia turca ha fatto il giro
del mondo, suscitando fortissima commozione e sdegno. Il
funerale di Aylan Shenu, suo fratello e la madre si è svolto
al cimitero dei martiri di Kobane, località vicino al confine
con la Turchia teatro di ruriosi combattimenti tra curdi e
Isis. C'era una gran folla di gente triste e in lacrime, ha
riferito un giornalista locale.
"Non posso incolpare nessun altro per questo, solo me
stesso", ha affermato il padre, Abdullah Kurdi, l'unico
sopravvissuto, devastato dal dolore, "pagherò il prezzo per il
resto della mia vita". Bisogna trovare una "soluzione alle
tragedie" che distruggono la Siria, ha aggiunto, sottolineando
che i suoi figli sono solo alcuni delle migliaia di vittime
della guerra civile che insanguina il Paese.
Originari di Kobane, enclave curda nei mesi scorsi al
centro di furiosi combattimenti con i jihadisti dell'Is, la
famiglia di Aylan era fuggita più volte trovando rifugio in
altre zone della Siria. A giugno, erano tornati a Kobane ma in
città erano rientrati i terroristi del Califfato, spingendoli
a scappare di nuovo, stavolta cercando la salvezza al di là
del mare che però li ha inghiottiti mentre dalle coste turche
navigavano verso la Grecia.