Tensione altissima in Israele, in
Cisgiordania e a Gaza, dopo l'ondata di vendette, scontri e
raid aerei seguiti all'uccisione dei tre giovani coloni
ebrei ritrovati morti a Hebron. Nella notte sono stati lanciati
altri 15 razzi da Gaza verso il sud di Israele che ha risposto
con una serie di bombardamenti in cui sono rimasti feriti 11
palestinesi. Tra gli obiettivi colpiti ci sono tre campi di
addestramento di Hamas, ha reso noto il movimento islamista.
L'esercito israeliano ha anche spostato un piccolo numero
di rinforzi verso la frontiera con Gaza per attività difensive
e offensiva, ma al momento ha escluso un'escalation.
A Gerusalemme sembra per ora ritornata la calma, dopo i
disordini protrattisi fino alla serata di mercoledì.
Israele ha cominciato a rafforzare il fronte meridionale al confine con la Striscia di Gaza, in una manovra difensiva in risposta al continuo
lancio di razzi dall'enclave palestinese. Il portavoce
dell'esercito, il tenente colonnello Peter Lerner, ha spiegato
che le truppe stanno prendendo "posizioni difensive" nelle
comunità israeliane colpite dai razzi, senza specificare la
portata della manovra. I rinforzi inviati, ha aggiunto, sono
riservisti "al livello del quartier generale, e non sul campo".
"Tutto quello che stiamo facendo è per una de-escalation della
situazione ma dall'altra parte per essere preparati se non
avviene". Israele non ha "nessun interesse in approfondire il
conflitto con Gaza, è vero l'opposto".
Intanto le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato 13
palestinesi in varie località della Cisgiordania, nell'ambito
delle ricerche dei due presunti autori dell'assassinio degli
studenti ebrei. Nel corso dell'operazione sono anche stati
chiusi due centri legati ad Hamas, il movimento islamista che
Israele ritiene responsabile dell'assassinio. Dai locali di un
centro di propaganda e assistenza del movimento islamista
situato nell'area di Beit Kahil, vicino al luogo dove sono
stati ritrovati i cadaveri, sono stati prelevati materiale
informatico e documenti. Mentre si svolgevano le operazioni,
gli abitanti della zona hanno lanciato pietre.
Nella notte undici palestinesi sono rimasti feriti nei raid
e nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza. Sette i
feriti a Beit Lahiya, nel nord, e altri quattro a Gaza. I raid
erano la risposta a un nuovo lancio di 15 razzi, due dei quali
hanno colpito case nel sud di Israele, senza causare vittime.A Gerusalemme è tornata una calma apparente, dopo che in
serata i disordini si erano estesi a diversi quartieri di
Gerusalemme est, tra cui Silwan, Issawiya, Ras al-Amud e Anata,
con un bilancio complessivo di 232 feriti, 187 feriti dei quali
proiettili di gomma, come ha spiegato la Mezzaluna Rossa. Altri
scontri sono avvenuti a Qalandya, in Cisgiordania, e nelle
città meridionali di Beit Fajjar e Betlemme, dove i
manifestanti hanno lanciato pietre e molotov.
Nella notte da Gaza sono stati lanciati 15 razzi verso
Sderot, nel sud di Israele, due dei quali hanno colpito
altrettante case senza però causare feriti. Lo ha reso noto
l'esercito israeliano. Due razzi sono stati intercettati dal
sistema anti-missile Iron Dome.