venerdì 20 luglio 2012
I ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno concordato all'unanimità di «garantire assistenza alle istituzioni finanziarie» in risposta alla richiesta delle autorità spagnole del 25 giugno scorso. Ma lo spread continua a crescere.
«Senza più soldi, siamo sull'orlo del crac»
Contagi & interessi di Giorgio Ferrari
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​Via libera agli aiuti alla Spagna. Oggi i ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno concordato “all’unanimità” di “garantire assistenza alle istituzioni finanziarie in risposta alla richiesta delle autorità spagnole del 25 giugno scorso". La dichiarazione conferma le condizioni già note, ma non precisa né l'esatto ammontare del bisogno (che sarà chiarito dopo gli stress test sulle banche) né i tassi di interesse del prestito. Definito invece il tasso di maturità con una media fino a 12,5 anni, per esborsi individuali fino a 15 anni.L'obiettivo del programma di aiuti alla Spagna, cui l'Eurogruppo ha dato oggi il via libera, "è molto chiaro: avere banche sane, regolate in modo efficace e controllate in modo rigoroso, in modo da alimentare una crescita economica sostenibile". È quanto ha detto il commissario europero agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, al termine della riunione in teleconferenza dei ministri delle Finanze dell'eurozona. Un provvedimento che non sembra aver sortito effetti positivi sulle borse: lo spread tra Bonos spagnoli decennali e Bund tedeschi equivalenti, infatti, ha aggiornato il proprio record a 604 punti. Il rendimento è salito al 7,20%.
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