venerdì 1 febbraio 2019
"Avvenire.it" avvia sei mesi di cronache, approfondimenti, reportage, interviste e interventi di protagonisti, ma anche test per mettere alla prova quanto sappiamo dell’Europa
La sede del Parlamento europeo a Strasburgo

La sede del Parlamento europeo a Strasburgo

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Alta attenzione uguale alta partecipazione? Sarebbe l’unico risultato positivo per le prossime elezioni europee di maggio se l’alta attenzione equivale a un duello che potrebbe portare drammatiche rotture. In realtà, si tratta di un modo di presentare questo appuntamento elettorale che ne falsa in partenza il significato.

Un voto democratico, senza minacce esterne incombenti, non può essere una specie di giudizio di Dio sulle intere
istituzioni Ue. E' vero, ci sono state occasioni nel non lontano secolo Ventesimo in cui forze politiche hanno cominciato il loro cammino giocando la partita elettorale e poi hanno rovesciato il tavolo instaurando regimi autoritari o addirittura totalitari. Ma quelle forze politiche, per fortuna, non si vedono oggi all’orizzonte.

Per questo dipingere in modo caricaturale e parossistico il rinnovo dell’Assemblea di Strasburgo non può che essere
dannoso.
Qualunque sia la prospettiva: quella di chi dice di puntare a rivedere radicalmente il progetto europeo in senso nostalgico degli Stati nazione o quella di chi assicura di volere fare diga all’avanzata dei nuovi “barbari”. In un confronto così aspro e distruttivo/difensivo non possono emergere gli aspetti positivi e costruttivi che devono caratterizzare un appuntamento chiave
della vita democratica del Continente.

A questo scopo “Avvenire.it” (ma anche l’edizione cartacea di “Avvenire”), in stretta collaborazione con l’agenzia Sir e Tv2000, ha partecipato a un bando del Parlamento europeo, il progetto “EuropeForUs” (L’Europa per noi), ottenendo il riconoscimento e il sostegno dell’istituzione comunitaria. Dal 1° febbraio al 31 luglio “Avvenire” intensificherà la copertura della vita politica e sociale dell’Unione, con speciale attenzione al voto di maggio e all’insediamento del nuovo europarlamento. L’idea è quella di mostrare un volto dell’Europa che spesso rimane nascosto, un volto più “amichevole” e vicino di quello che emerge dalla dialettica avvelenata tra partiti e Paesi membri.

In questi sei mesi “Avvenire.it”, in canale specifico “Europa”, proporrà cronache, approfondimenti, reportage, interviste e interventi di protagonisti, ma anche test per mettere alla prova quanto sappiamo dell’Europa e delle sue istituzioni. Un lungo viaggio che permetterà di conoscere meglio quell’Unione che nella considerazione comune è diventata, spesso a torto, ma qualche volta a ragione, più la causa di tanti problemi che la fonte di molti benefici. Uno sguardo più approfondito permetterà invece di meglio cogliere tutto ciò che la Ue ha prodotto e di vedere dove si può dare voce a un cambiamento orientato al bene comune.

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