mercoledì 27 novembre 2019
La start up fornisce anche un servizio di intermediazione e condivisione di offerte di lavoro
Una piattaforma a sostegno dei separati
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«Grazie ai nostri canali social siamo riusciti a riunire in un unico luogo virtuale un grande numero di persone, all’incirca 3mila utenti sul gruppo privato di Facebook, più di 5mila utenti sulla piattaforma Slidinglife. Non mettiamo direttamente in contatto tra di loro chi cerca e chi offre un lavoro, ma ci offriamo come intermediari, raccogliendo le richieste di lavoro che provengono dalla community e fornendo al contempo offerte a tema». Dopo 15 anni come avvocato matrimonialista, Massimiliano Arena ha capito che la risposta legale – case, assegni di mantenimento, affidamento dei figli – non è l’unica da dare a chi si separa o divorzia. Ciò che davvero chiedono è: aiutami a cambiare vita, ad avere un’altra opportunità. Ed è così che ha dato vita a Slidinglife, creando la più completa tra le piattaforme digitali che aiutano a gestire separazione e divorzio in tutti gli aspetti: emotivo, legale, patrimoniale e relazionale. L’ha fatto a Foggia, riunendo una squadra di giovani del Sud Italia e assumendoli con contratto a tempo indeterminato, perché non si può parlare di rinascita se non si accetta la stessa sfida.

Oggi la community di Slidinglife cresce con una media di 600 iscritti al mese, a cui si aggiungono gli oltre 200 professionisti (in costante aumento) che partecipano attivamente all’iniziativa.
Ad avvalorarne l’ascesa è stato anche il premio ricevuto come migliore start up italiana nel settore dell’innovazione forense e giuridica al Legaltech Venture Day. Ma la vera forza motrice del progetto creato dall’avvocato Massimiliano Arena sono le persone. Difficile tracciare un identikit su base geografica, provengono da tutta Italia, anche se le regioni più rappresentate al momento sono – in ordine di grandezza – la Lombardia, il Lazio, la Campania, l’Emilia-Romagna, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia, il Veneto e la Toscana. Gli uomini prevalgono leggermente – sono il 65% – e per quanto riguarda l’età un terzo dei partecipanti si situa nella fascia che va dai 35 ai 44 anni, seguiti a ruota dalla fascia 45-54 (26%), e poi dai 25-34enni (più del 20%). Le loro storie si intrecciano e si influenzano a vicenda, portando a incontri che modificano in meglio traiettorie apparentemente già tracciate. Inseguendo un obiettivo: abbracciare questa nuova fase dell’esistenza e ricominciare a vivere.

«Forniamo un servizio di intermediazione e condivisione sui nostri canali di offerte di lavoro - precisa il legale - che vengono verificate internamente dal team di Slidinglife. Garantiamo una fase di controllo per non diffondere richieste false o ingannevoli. Riceviamo le richieste non solo da aziende o privati, che offrono nuove opportunità, ma anche dai membri stessi che le segnalano quando ne vengono a conoscenza. Al momento il servizio di intermediazione è gratuito, ma lo stiamo implementando come canale di revenue con la conseguente ricerca di aziende partner che possano aggiungere sempre più offerte di lavoro per il nostro target. La nostra mission è quella di accompagnare i separati e divorziati in ogni fase. Per questo la rinascita parte, anche, dalla scelta di un nuovo percorso lavorativo, fonte di indipendenza. Grazie ad una fitta rete di contenuti diamo consigli utili per iniziare, e proseguire, in questo percorso di rinnovamento personale. Produciamo podcast, video, articoli blog scritti dal nostro team e da esperti, come coach o psicologi, che guidano il divorziato o il separato nei principali step da seguire per cercare lavoro e ottenerlo».



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