venerdì 13 gennaio 2023
Queste le tendenze del mercato del lavoro 2023. Che dovrà fare i conti anche con il rallentamento delle assunzioni e l'aumento del disallineamento domanda-offerta
Un colloquio di lavoro

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Tecnologia, sempre maggiore attenzione alla cultura aziendale e al benessere delle risorse, professionisti sempre più specializzati. Potremmo riassumere così il mercato del lavoro 2023. Non mancheranno ottime occasioni per chi opera in ambito It, Digital, Ingegneristico e Infrastrutture, ma le aziende non potranno non tenere in considerazione un certo grado di incertezza sul futuro. Secondo il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, sono 504mila i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e 1,3 milioni per il primo trimestre dell’anno: 46mila assunzioni in più rispetto a gennaio 2022 (+10,1%) e +149mila assunzioni (+12,9%) prendendo come riferimento l’intero trimestre. La domanda di lavoro prevista a inizio d’anno si colloca sopra i livelli pre-Covid e segna un +14% (+62mila assunzioni) rispetto a gennaio 2019. Tuttavia è in crescita il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che passa dal 38,6% dello scorso anno al 45,6%, pari a circa 230mila assunzioni. La mancanza di candidati è la motivazione maggiormente indicata dalle imprese (27,8%), seguita dalla preparazione inadeguata (13,5%) e da altri motivi (4,3%). Dal Borsino delle professioni sono maggiormente difficili da reperire dirigenti (66,1%), operai specializzati (61,9%), tecnici (51,6%), conduttori di impianti (49,0%), professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione (47,5%), professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (41,0%). Mentre l’indagine Meos-ManpowerGroup Employment Outlook Survey sulle prospettive occupazionali per il primo trimestre dell’anno indica come i datori di lavoro italiani prevedano assunzioni in crescita, con una previsione netta di occupazione del +10%, al netto degli aggiustamenti stagionali. Pur positive, le previsioni mostrano un calo del clima di fiducia sia rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2022, dove erano pari a +13%, sia a confronto del primo trimestre dell’anno appena trascorso, in cui le prospettive d’assunzione avevano raggiunto il valore record del +29%, in seguito al rimbalzo post-pandemico. I più ottimisti sono i datori di lavoro del comparto energetico (+25%), dell’information technology (+20%) e dell’industria (+15%). «I datori di lavoro italiani mostrano una forte resilienza di fronte alla difficile congiuntura economica internazionale, continuando a credere nel futuro e ad investire in nuove assunzioni, ancorché in misura minore rispetto all’ultimo trimestre del 2022 - spiega Anna Gionfriddo, amministratrice delegata di ManpowerGroup Italia -. Rimane elevata la richiesta di figure tecnologiche e specializzate. In particolare, il momento peculiare dei mercati energetici richiederà un’importante iniezione di talenti nelle aziende italiane del comparto, anche sotto la spinta dei fondi del Pnrr a esso dedicati, facendone il settore trainante del trimestre appena iniziato». Nel primo trimestre dell’anno, i datori di lavoro di tutte le quattro macro aree italiane prevedono di aumentare i propri organici. In particolare le aziende del Nord Ovest si dimostrano addirittura più ottimiste ora che nel precedente periodo analizzato: prospettive d’assunzione a +12%, mentre erano +9% per l’ultimo trimestre del 2022. Più cauti invece i datori di lavoro del resto del Paese: previsioni a +9% per il Nord Est e a +8% per il Sud e le Isole e una prospettiva di sostanziale stabilità per il Centro con +3%. Inoltre il settore dell’energia prevede +25% di assunzioni tra gennaio e marzo. Segue a poca distanza quello dell’IT con +20%. Positive anche le prospettive per l’Industria (+15%), per Consumer Good e i servizi (+12%) e per la Finanza e Immobiliare (+11%). Stabile il settore dei Servizi per la comunicazione, mentre un leggero calo è previsto per Sanità e Life Sciences (-1%). Dalla ricerca Meos emerge inoltre una diffusa preoccupazione per le prospettive nel trimestre del comparto Trasporti, Logistica e Automotive che registra un -17% di previsioni d’assunzione. Le prospettive di occupazione migliori sono previste dalle grandi aziende (+12%), e da quelle di piccole dimensioni con +11%. Positive anche le prospettive per le medie aziende (+9%), mentre rimarranno più o meno stabili per le micro aziende (+2%). Quasi tutte le organizzazioni prevedono un clima occupazionale in calo rispetto alla fine dello scorso anno: in rapporto al quarto trimestre del 2022, infatti, la flessione è del -7% per le grandi imprese, -6% per le micro, -5% per le medie. Soltanto le piccole aziende vanno in controtendenza e migliorano del 5% le previsioni rispetto al precedente trimestre. «L’Italia (e il Sud Europa più in generale) – precisa Davide Boati, executive director di Hunters Group – sta diventando, sempre di più, un hub tecnologico di un certo livello e questo si traduce, ovviamente in una richiesta sempre maggiore di professionisti altamente specializzati. Secondo i dati Hunters Group, infatti, cresceranno tra il 15% e il 25% le occasioni per chi lavora nel settore IT, Digital, Ingegneristico e delle Infrastrutture. Per attrarre e trattenere i migliori talenti, le aziende dovranno ripensare i processi di selezione, ma soprattutto alla loro proposta di valore nel lungo periodo, valutando attentamente come la cultura aziendale viene percepita dai propri dipendenti e come impatta sul loro benessere. L’incertezza sul futuro potrebbe spingere le aziende anche a valorizzare le competenze già presenti in azienda, dando vita a programmi di formazione continua per le risorse. Questo, insieme ad altri, rappresenta un ottimo strumento per fidelizzare le persone, sempre più attente al proprio benessere, ma anche a quei benefit che potremmo definire non monetari, ma sicuramente molto importanti per il futuro professionale di ogni candidato». Sono cinque punti i chiave per interpretare il 2023 ed essere preparati a quello che la tecnologia porterà nelle nostre vite lavorative e non. Il punto di vista di Robert Blumofe, executive vice president e chief Technology Officer di Akamai, secondo il quale l’incertezza economica e il lavoro ibrido guideranno lo sviluppo tecnologico, l’attenzione per la cybersicurezza dovrà essere sempre più alta e il metaverso si farà sempre più a portata di mano. Nel 2023, l'incertezza economica determinerà una evoluzione del Cloud. Due sono i fattori che guidano le esigenze del cloud computing oggi: le richieste di app moderne e la resistenza agli hyperscaler. L'attuale sviluppo delle applicazioni è complesso: sono costituite da microservizi e ogni microservizio spesso richiede l'elaborazione in una location diversa (edge, core o una posizione intermedia), al fine di ottimizzare le prestazioni e ridurre al minimo la latenza. Il cloud, così come l’edge, non sono più sufficienti. A complicare la situazione, le attuali condizioni macroeconomiche stanno inducendo le aziende a riesaminare la spesa dedicata al cloud e a esplorare nuove modalità per ridurre i costi, in continua crescita. Altre aziende cercano invece di limitare la spesa sostenuta per i fornitori di cloud, che sono diretti competitor del loro core business. L’unione di questi due fattori determinerà un enorme cambiamento nel modo in cui le aziende collaboreranno con i fornitori di cloud nel 2023. La competizione tra ufficio, lavoro remoto e ibrido sarà vinta dalla tecnologia. Nel 2023 persisterà la competizione tra lavoro a distanza, in ufficio e ibrido. Il vincitore non sarà determinato dalle aziende o dai dipendenti, ma dalla tecnologia, perché c’è stato un cambiamento radicale nell'It aziendale: il luogo in cui si trova un dipendente non è più rilevante per l'architettura della rete aziendale. Da quando le applicazioni sono state trasferite dalla sede degli uffici e dai datacenter locali al cloud, i dipendenti lavorano, di fatto, da remoto. Dal punto di vista delle modalità di accesso, i dipendenti dovrebbero essere trattati come se lavorassero sempre da remoto, anche quando si trovano in ufficio. Se attuato correttamente, questo si tradurrebbe in un'architettura semplificata, maggiore sicurezza e migliori prestazioni. Le tecnologie che facilitano la collaborazione continueranno a progredire. Seppur le interminabili chiamate Zoom continueranno a ispirare lo humor nel mondo corporate, la dipendenza dalle videochiamate continuerà a stimolare l’innovazione nelle tecnologie di collaborazione. Sebbene l'era del metaverso aziendale o delle feste di Natale in Vr sia ancora lontana, è bene tenere d'occhio i protagonisti di questo nuovo spazio: sconvolgeranno il nostro modo di lavorare. Gli effetti degli attacchi informatici diventeranno più evidenti nel mondo reale. Abbiamo assistito a una svolta negli attacchi informatici, con la proliferazione di ransomware e attacchi DDoS as-a-service. Le organizzazioni criminali hanno reso gli attacchi informatici un'attività ripetibile e scalabile e purtroppo questa tendenza non scomparirà nel 2023. Al contrario, si assisterà a un peggioramento del loro impatto, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture del mondo reale. Gli attacchi informatici non si limiteranno a colpire i dati o un computer di cui non abbiamo mai sentito parlare, ma avranno un impatto reale sulla capacità di fare benzina, fare la spesa e garantire le cure mediche. La soluzione a questo problema sarà complessa e sfaccettata e richiederà una collaborazione tra pubblico e privato, un investimento robusto nella sicurezza della supply chain del software e l'adozione del principio del privilegio minimo (least privilege) come filosofia di sicurezza in tutti i settori. I progressi nel campo dell'Intelligenza Artificiale determineranno una sorta di “frenesia” per il phishing. In prospettiva, possiamo prevedere che i continui progressi dell'IA, come quelli osservati in sistemi come GPT-3, renderanno lo spear phishing più persuasivo, scalabile e diffuso. Tali sistemi saranno in grado di comporre milioni di messaggi e-mail o SMS, ognuno personalizzato per un singolo destinatario e con caratteristiche "umane" credibili. Ciò rappresenterà una sfida significativa per le attuali tecnologie anti-phishing e renderà molto più difficile per gli utenti individuare le comunicazioni sospette. Si tratta di una tecnica di ingegneria sociale automatizzata ed eseguita su scala, che determinerà un aumento vertiginoso negli attacchi di phishing. Infine il metaverso raggiunge il mondo reale. L'entusiasmo per il metaverso e la possibilità che esso trasformi il nostro modo di socializzare, lavorare e giocare è molto diffuso. Tuttavia, il 2023 sarà l'anno in cui questo fermento si trasformerà in realtà: un mondo digitale onnicomprensivo potrebbe prima o poi esistere, ma questa realtà è ancora molto lontana, mentre nel breve termine la realtà del metaverso assomiglierà molto più al gioco interattivo. Prima di poter creare un vero e proprio metaverso, dovranno essere apportati progressi significativi nel campo dell'informatica e della tecnologia dei dispositivi indossabili. In questo scenario le maggiori opportunità professionali si concentreranno su questi profili:

Digital Marketplace Expert. Si tratta di figure esperte delle piattaforme di e-commerce che si occupano di fare da collante tra il venditore e la piattaforma stessa Si occupano, inoltre, della gestione e del funzionamento dei diversi marketplace di un e-commerce. L’obiettivo principale del loro lavoro è quello di ottimizzare nel modo più efficace possibile gli investimenti che l’e-commerce fa su questi canali di vendita, in modo da massimizzare i risultati. La Ral-Rretribuzione annua lorda è compresa tra i 30mila e i 40mila euro.

Cybersecurity Consultant. Questa figura si occupa di analizzare la vulnerabilità dei sistemi aziendali e di trovare adeguate soluzioni. Ha il compito di prevenire e risolvere le minacce alla sicurezza di reti di computer e archivi di dati. Il suo ruolo è fondamentale all’interno dell’azienda, poiché aiuta a preservare l’integrità e la riservatezza dei sistemi informatici di quest’ultima e dei dati in suo possesso. Non solo: il suo ruolo è anche quello di sviluppare programmi e strumenti su misura per l’azienda e di fornire supporto per l'installazione e la manutenzione di Software e Firewall. La Ral media per queste figure è intorno ai 35mila e i 40mila euro.

Direttore tecnico settore Infrastrutture/Construction. Questa figura risponde direttamente alla Direzione Generale e si occupa della pianificazione delle commesse e della programmazione dei lavori. Analizza e ottimizza il processo produttivo nel rispetto dei tempi, del budget e degli standard aziendali di qualità e sicurezza e tutela dell’ambiente. Suo compito è anche quello di approvare, in accordo con la direzione amministrativa, il budget di commessa ed eventuali revisioni; definisce le procedure dei sistemi di gestione di commessa ed attua tutte le prescrizioni previste a proprio carico nei Sistemi di Gestione Sicurezza e Ambiente, vigilando sull’attuazione; gestisce tutte le eventuali contestazioni del Committente nonché le eventuali non conformità, individuando le necessarie azioni correttive. Inoltre, predispone i dati ed i documenti necessari per lo svolgimento dei Comitati Tecnici di commessa. La sua retribuzione annua lorda parte dai 70mila euro e può arrivare fino a 90mila euro.

Automation Manager. Si occupa di disegnare, progettare e controllare, anche in modo automatico, sistemi di automazione per macchine, processi, impianti, prodotti o servizi vari. Questa figura ha quindi competenze molto variegate, che uniscono quelle più classiche dell’ingegneria tradizionale agli indirizzi più nuovi della tecnologia. I suoi compiti vanno dalla progettazione dei sistemi all’individuazione dei componenti elettronici e meccanici che serviranno per realizzare l’impianto, fino alla realizzazione dei prototipi, dei modelli matematici e dei software di controllo. La sua Ral è compresa tra i 50mila e gli 80mila euro.

Business Developer settore Energy. Comunemente inserito nella direzione innovazione e sviluppo, questa figura si occupa della definizione di tutti gli aspetti tecnico-processuali per fare i giusti investimenti per la gestione degli impianti. Poiché tutto è inserito in contesti territoriali specifici, la figura deve avere una forte conoscenza di tutti gli iter autorizzativi e quindi tutto ciò che comunemente viene definito la fase di “permitting”, dall’approvazione alla verifica di analisi ambientali, analisi delle normative e vincoli paesaggistici. Per questo professionista, la Ral va dai 60mila euro agli 85mila euro.

Le altre opportunità nel 2023

Una piattaforma innovativa che, attraverso una soluzione in cloud basata su un algoritmo di intelligenza artificiale che assicura al cliente di ricevere solo candidature realmente compatibili con i suoi criteri di collaborazione, semplifica ed efficienta il processo di ricerca, selezione e ingaggio di partner tecnologici e profili tecnici per lo sviluppo di Software. Si tratta di TimeFlow, la start up fondata da Lorenzo Danese, Federico Patrioli, Gianmarco Ferrante e Iacopo Albanese, che ha sviluppato un algoritmo che ricerca, analizza e profila le aziende tecnologiche in Europa e propone ai propri clienti i migliori professionisti It per il loro progetto analizzando esigenza e requisiti di ingaggio. Trovare sviluppatori software e consulenti IT disponibili è complicato: circa il 53% delle aziende europee fatica a trovare personale It disponibile e con competenze in linea alle proprie esigenze. TimeFlow è uno strumento innovativo che semplifica il modo in cui le aziende ricercano sviluppatori software e fornitori di servizi IT competenti e qualificati. La startup vuole innovare il settore dell'Information Technology. Come? attraverso una piattaforma software intelligente, in grado di connettere a livello internazionale le aziende in base alle competenze che ricercano e offrono. Grazie a un algoritmo di Machine Learning, la Vendor Management Platform effettua un'analisi in real-time della compatibilità tra le esigenze tecnologiche indicate dai clienti al momento della pubblicazione dei loro progetti sulla piattaforma e le competenze offerte dalle aziende Tech iscritte, individuando il miglior match. Con +900% di ricavi rispetto all’anno scorso, la start up con headquarter a Lecce e un’altra sede a Milano, ha superato 500 aziende clienti e oltre 25mila imprese tecnologiche profilate Il team è composto da 17 persone che lavorano in modalità smart working e flessibile. “ Qui non ci sono cartellini da timbrare o orari prestabiliti da rispettare, ciascun membro del team può decidere dove e quando lavorare”- racconta Lorenzo Danese, co-founder di TimeFlow. La startup entro il 2023 ha intenzione di assumere altre risorse e raggiungere 23 collaboratori. Al momento ci sono aperte tre posizioni. La startup infatti è alla ricerca di un marketing manager, tre business developer e un Ux/Ui expert. I candidati interessati possono candidarsi scrivendo a job@timeflow.it oppure candidandosi alle posizioni aperte su Linkedin.

Sono passati 30 anni da quando Action ha aperto il primo negozio a Enkhuizen, nei Paesi Bassi e da allora la sua crescita non si è mai fermata. Oggi il discount non-food in più rapida crescita d'Europa dà lavoro a oltre 65mila persone di più di 124 nazionalità diverse in dieci Paesi europei, Italia compresa. Action offre un assortimento di circa 6mila prodotti in continuo cambiamento a oltre 12 milioni di clienti in più di 2.133 negozi in Europa e ad altri otto milioni di utenti sul sito action.com ogni settimana. L'anniversario è anche l'occasione per confermare l'interesse dell'insegna sul mercato italiano con un piano di espansione che quest'anno prevede di raddoppiare le aperture rispetto al 2022. In Italia l'insegna ha debuttato nell'aprile 2021 per un totale di 28 punti vendita - di cui 21 aperti nel solo 2022 - distribuiti tra Lombardia (16), Piemonte (9) e Veneto (3), l'ultima regione in ordine di tempo in cui Action ha fatto il suo ingresso lo scorso luglio. Sempre quest'anno l'insegna ha assunto 500 persone, raggiungendo un totale di circa 600 dipendenti. Nel 2023 Action punterà a coprire ulteriormente il Nord Italia e a espandersi verso le regioni centrali, raddoppiando le proprie dimensioni. Per sostenere la crescita della sua rete di negozi in Italia, Action ha recentemente annunciato una campagna assunzioni per oltre 700 posizioni aperte.

«Adesso dobbiamo cercare di guardare il futuro con un certo ottimismo, nel 2022 abbiamo avuto più di 150mila ingressi per turn over e 14mila ulteriori ingressi, le stesse dimensioni si avranno anche nel 2023, continueremo nell'opera di sostituzione». È quanto ha detto il ministro per la Pa Paolo Zangrillo. «C'è la necessità di vivere il turn over non come una semplice sostituzione quantitativa - ha spiegato il ministro - ma nel dotare le pubbliche amministrazioni di competenze adeguate, ci sono le strutture in grado di accompagnare il processo di formazione delle persone, ma dipende anche dalla sensibilità degli amministratori locali».

La transizione energetica ci pone di fronte un’urgenza: per guidare il cambiamento servono figure professionali competenti e in grado di dare il loro contributo per vincere le sfide future. Proprio per rispondere al crescente fabbisogno di profili tecnici e operativi, lo scorso autunno, il Gruppo Hera ha lanciato con la società di selezione ManpowerGroup una massiccia campagna di acquisizione di talenti, che prevede importanti investimenti sull’occupabilità delle persone. Un progetto frutto anche di una lunga fase di ascolto dei fornitori che supportano il Gruppo nella gestione dei servizi. Complessivamente, entro il 2023, verranno assunti dalla multiutility e dalle aziende fornitrici 300 operatori tra tecnici idraulici ed elettrici, addetti ai gruppi di misura gas e acqua, ma anche neolaureati prevalentemente in ingegneria. Dapprima selezionate sulla base del loro profilo attitudinale e successivamente formate in aula e on line, sono state assunte nelle scorse settimane le prime 19 risorse, tra ingegneri e profili operativi. In particolare, i candidati sono stati inseriti nel Gruppo Hera e nelle società controllate in Emilia-Romagna (prevalentemente nella Direzione Acqua, in Heratech e in Inrete Distribuzione Energia) e nel Nord Est (in AcegasApsAmga e Hera Servizi Energia): si tratta di progettisti e operatori delle reti e degli impianti gas, acqua ed energia elettrica. Inoltre, è già pianificato l’avvio a breve di nuove aule per la formazione e successiva assunzione di ulteriori 150 profili tecnici e operativi da mettere in sella alla transizione energetica, di cui una sessantina presso le aziende dell’indotto. La campagna di acquisizione di talenti però continua e gli stessi fornitori del Gruppo Hera possono ancora cogliere l’opportunità di avvalersi della formazione distintiva e delle competenze messe a disposizione dalla multiutility per inserire nuovi profili specializzati e operativi. Perché coinvolgere l’indotto in un progetto condiviso di occupabilità e disegnare insieme nuove opportunità di collaborazione, significa per il Gruppo Hera continuare ad agire con uno sguardo d’insieme ed essere motore di crescita in un mercato del lavoro sempre più complesso, sfidante e innovativo. È possibile candidarsi al progetto, attraverso le società Manpower ed Experis, nella pagina dedicata all’indirizzo: https://www.manpower.it/azienda/hera.

Nuove opportunità di lavoro a Leolandia: il più importante parco a tema per famiglie in Italia ha aperto le selezioni per il personale in vista della stagione 2023, che quest'anno sarà ancora più lunga del solito. Leolandia, infatti, sarà il primo parco tematico ad aprire in Italia, sabato 18 febbraio per Carnevale, con oltre un mese di anticipo rispetto alle altre strutture. La prospettiva di un periodo di impiego più lungo si accompagna all'offerta di corsi di formazione teorica e sul campo rivolti a chi non ha mai lavorato in un parco a tema: giovani al primo impiego, ma non solo. Chiunque, con o senza esperienza, abbia voglia di mettersi in gioco in questo settore e lavorare in un ambiente eterogeneo e dinamico, può candidarsi. Oltre a fornire le informazioni e gli strumenti indispensabili per svolgere la mansione assegnata, il training punta su formazioni specifiche e riconosciute, come quelle in ambito sicurezza e Haccp, ma anche sull'acquisizione di una giusta attitudine nel lavoro in team e nelle relazioni con gli ospiti. Numerose le posizioni aperte: addetti alle biglietterie, all'accoglienza e all'assistenza ospiti, operatori giostre e giochi a premio, truccabimbi, animatori in grado di dare vita ai numerosi personaggi del parco con esperienza attoriale o attitudine alla danza, commessi, addetti alla ristorazione, incluso un pizzaiolo e un aiuto cuoco, operai per i settori pulizia e manutenzione. Disponibili anche posizioni nel settore sviluppo per l'ufficio tecnico e nel marketing, per attività legate alla realizzazione di sondaggi e ricerche di mercato. Per segnalare la propria candidatura o avere maggiori informazioni è possibile consultare il link "Lavora con noi" del sito Leolandia: https://www.leolandia.it/lavora-con-noi.html.





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