Il rallentamento della diffusione del coronavirus ha restituito ottimismo agli investitori, che hanno iniziato la settimana spingendo il recupero delle Borse. La risalita è iniziata in Asia, dove Tokyo ha chiuso con un +4,2% e Hong Kong con un +2,2%. In Europa, Milano e Madrid hanno guadagnato il 4%, Francoforte il 5,8%, Parigi il 4,6% e Londra il 3,1%. Molto forte anche Wall Street: a metà seduta lo S&P500 e il Dow Jones guadagnavano attorno al 5,5%.
A Piazza Affari, che è riuscita a riportarsi sopra i 17mila punti, sono andate molto bene le banche, con Intesa Sanpaolo che ha chiuso in rialzo del 9,7% e UniCredit dell'8,7%. Alcuni analisti invitano però a rimanere molto cauti. ha detto Marios Hadjikyriacos del broker XM, ricordando che "nell'aria c'è ancora molta incertezza e non c'è una chiara tempistica per quando le economie saranno riaperte, che è la principale variabile per i mercati".
Sul mercato dei titoli di Stato il rendimento dei Btp italiani decennali è sceso di 5 centesimi, all'1,49%, con uno spread di 191 punti dai Bund tedeschi. Un segnale, questo, che potrebbe indicare un certo ottimismo verso la riunione dell'Eurogruppo.
È tornato invece a scendere il prezzo del petrolio. Russia e Arabia Saudita stanno lavorando a un accordo per ridurre la produzione ma un incontro dell’Opec+ previsto per oggi, e per il quale è stata invitata anche la Norvegia, è stato rinviato a giovedì per questioni “tecniche”. Il prezzo del barile Brent europeo è sceso del 4,2% a 32,6 dollari al barile, quello del Wti americano ha perso il 6,7%, a 26,4 dollari.