
Il presidente Mattarella a colloquio con Gianni Letta - Ansa
Un intervento lampo al cuore per l’applicazione di pacemaker e un ritorno in pista veloce, in tempo per le manifestazioni della Liberazione, a ridosso del 25 aprile. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è ricoverato da martedì sera all’ospedale romano Santo Spirito dove è stato sottoposto all’operazione già alle ore 20, come informava una nota emessa stamattina. Al termine il presidente è rientrato nel reparto di cardiologia, guidato dal primario Roberto Ricci, e ha trascorso una notte tranquilla: è «totalmente asintomatico» e le sue condizioni cliniche vengono definite «stabili».
Un intervento programmato, fanno sapere dal Quirinale, martedì aveva avuto una giornata particolarmente intensa, e al momento viene pienamente confermata l’agenda della prossima settimana. In mattinata aveva ricevuto Gianni Letta accompagnato dalla consorte per i suoi 90 anni e nel tardo pomeriggio aveva incontrato al Quirinale il primo ministro del Montenegro, Milojko Spaji. Aveva anche promulgato con numerosi rilievi, contenuti in una lettera inviata ai presidenti delle Camere e al capo del governo, la legge per i risarcimenti relativi al crollo del ponte Morandi.
Ma, sebbene fosse programmato, l’intervento, nel corso della giornata di martedì c’è stata una accelerazione alla luce dell’esito di alcuni esami ed analisi che hanno indotto il suo staff medico a consigliare di procedere senza ulteriori indugi, concorde Mattarella, che a quel punto ha acconsentito al ricovero e all’intervento immediato, che gli dovrebbe consentire di trascorrere la Pasqua con i suoi cari, e di non rinunciare alle cerimonie in agenda la prossima settimana a cui tiene particolarmente. Le condizioni del capo dello Stato, infatti, sono tali da non destare preoccupazione, già stamattina ha letto i giornali sul suo Ipad, tenendosi poi in contatto con i suoi collaboratori. Ora saranno monitorate le sue condizioni, ma il ricovero non dovrebbe durare oltre le 48 ore, nella giornata di giovedì santo, domani, dovrebbe quindi essere dimesso.
A conferma del momento in cui è stato deciso di intervenire il fatto che l’udienza prevista oggi per l’assegnazione dei Premi Leonardo, è stata annullata solo nel tardo pomeriggio di martedì, mentre resta confermato il primo appuntamento programmato per la prossima settimana. Si tratta dell’incontro, previsto per il pomeriggio del 23 aprile, con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il 25 Aprile quest'anno segna anche gli 80 anni dalla Liberazione. Mattarella, dopo l’incontro del 23 con alcuni reduci, il 25 deporrà una corona di fiori all’Altare della Patria e quindi volerà a Genova, città simbolo della Resistenza, unica grande città dell’Europa continentale in cui i nazifascisti si arresero direttamente alle forze partigiane, senza attendere l’arrivo degli Alleati.
«Siamo tutti assolutamente vicini al presidente Mattarella, confortati dal fatto che sin dal primo minuto hanno parlato di un intervento programmato», ha detto Ignazio La Russa che da presidente del Senato - ma non è questo il caso - assumerebbe le funzioni vicarie del Capo dello Stato, in base alla Costituzione, in caso di suo temporaneo impedimento. E anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha voluto augurare a Mattarella «una pronta guarigione»: tutta l’Europa - ha scritto in italiano - «spera di vederla presto in piena forma». Il capo dello Stato è atteso a Bruxelles il prossimo 20 maggio.