lunedì 26 febbraio 2024
Da lunedì 26 al 29 febbraio tra Padova e Milano l’incontro annuale dell’Alleanza globale delle banche valoriali (GABV), a cui aderiscono 70 realtà. L’Italia è rappresentata dal Gruppo Banca Etica
Aldo Bonati (Etica Sgr): «È un network in crescita. Dal 2009 a oggi il patrimonio totale amministrato è salito da 14 a 210 miliardi di dollari. Al meeting si parlerà di disarmo e di cambiamento climatico. Servono attività finanziarie che supportino chi si adopera per gestire situazioni di conflitti o per prevenirle»

Aldo Bonati (Etica Sgr): «È un network in crescita. Dal 2009 a oggi il patrimonio totale amministrato è salito da 14 a 210 miliardi di dollari. Al meeting si parlerà di disarmo e di cambiamento climatico. Servono attività finanziarie che supportino chi si adopera per gestire situazioni di conflitti o per prevenirle»

COMMENTA E CONDIVIDI

Settanta banche e istituzioni finanziarie che operano in tutto il mondo per promuovere un’economia di pace, etica, rispettosa dell’ambiente e delle persone si confronteranno la prossima settimana in Italia. L’occasione è l’incontro annuale dell’Alleanza globale delle banche valoriali (Global Alliance for Banking on Values – GABV) che si tiene per la prima volta nel nostro Paese con un programma che si articolerà su quattro giorni: 26 e 27 febbraio a Padova e il 28 e 29 febbraio a Milano. A rappresentare l’Italia ci sono Banca Etica ed Etica Sgr, la società di gestione del risparmio del Gruppo che propone esclusivamente fondi d’investimento sostenibili e responsabili. «Questa rete di 70 realtà finanziarie internazionali che operano in 45 Paesi è cresciuta molto nel corso del tempo – spiega Aldo Bonati, stewardship & ESG Networks Manager di Etica Sgr – . Basti pensare che nel 2009 era un network che contava circa una decina di società e il patrimonio complessivo amministrato è passato dai 14 miliardi di dollari allora ai circa 210 miliardi di oggi, con 80mila lavoratori occupati e 60 milioni di clienti in tutto il mondo. Certo, la strada è ancora lunga ma il percorso è ben avviato».

Quali saranno i temi principali del meeting annuale della GABV?

Già il titolo dell’incontro è emblematico: “Il mondo a un bivio”. Ci si concentrerà sull’importanza di avere un approccio valoriale di lungo periodo, sia nella finanza sia nella tecnologia, per cercare di indirizzare la società verso un progresso sostenibile. Si parlerà del tema della pace, del disarmo, del cambiamento climatico, di greenwashing e dell’importanza di portare avanti attività finanziarie e di investimento che siano etiche. Alcuni appuntamenti saranno a porte chiuse, mentre altri saranno aperti al pubblico. Il programma è ricchissimo.

Sono previsti focus specifici con esperti?

Interverranno figure di altissimo profilo come Gael Giraud (economista, gesuita, e dall’ottobre 2020 dirige il Center for Environmental Justice della Georgetown University di Washington). Vorrei sottolineare inoltre il panel inaugurale del 26 febbraio all’Università di Padova con la relazione di Stefano Quintarelli (specialista di sistemi informatici, servizi di rete e sicurezza, consulente delle Nazioni Unite e della Commissione europea) che si concentrerà sulle sfide etiche che ci aspettano davanti alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale. Un altro appuntamento importante sarà quello del 28 febbraio alle ore 16:30 alla Fondazione Feltrinelli a Milano dal titolo “Ethical Investments and Peace”. Il tema centrale sarà appunto l’importanza del disarmo nucleare e il ruolo degli attori finanziari. Keynote speaker sarà Susi Snyder, programme coordinator per ICAN (la Campagna Internazionale per l’abolizione delle armi nucleari e premio Nobel per la Pace nel 2017). Insieme a Etica Sgr, interverranno anche rappresentanti di realtà che operano in contesti molto diversi tra loro: da Amalgamated Bank, banca degli Stati Uniti nata nel 1923 e di proprietà dei sindacati a Finca, istituto di credito della Repubblica democratica del Congo che opera con un approccio etico in situazioni di estrema difficoltà.

Il manifesto del vertica globale delle banche valoriali

Il manifesto del vertica globale delle banche valoriali - Banca Etica

In una fase geopolitica come quella attuale, segnata da conflitti, quale ruolo può giocare la finanza per promuovere un’economia di pace?

Anzitutto bisogna supportare e finanziare concretamente quelle realtà della cooperazione e dell’associazionismo che si adoperano per gestire situazioni di conflitti o per prevenirle. Contemporaneamente si possono portare avanti attività di lobbying presso i regolatori e i governi per cercare di favorire azioni che abbiano come obiettivo la pace.

L’idea che si possa generare profitto anche investendo in finanza etica è abbastanza diffusa?

Rispetto al passato sicuramente sì, ma il percorso è ancora lungo. È necessario continuare con un’opera di informazione della clientela su questi temi, perché mi sembra che soprattutto in Italia il livello di educazione finanziaria sia ancora piuttosto basso. Anche per tale ragione come Gruppo Banca Etica stiamo sviluppando iniziative sull’economia di pace e stiamo lanciando dei corsi online proprio con l’obiettivo di fornire strumenti e conoscenze ai risparmiatori che permettano poi di effettuare scelte finanziarie sempre più consapevoli.

Il contesto economico-finanziario che stiamo vivendo favorisce lo sviluppo della finanza etica?

Sicuramente è una fase complessa, ma dal mio punto di vista è sempre il momento buono per pensare di effettuare investimenti etici sui mercati finanziari. Negli ultimi tempi per esempio è cresciuto in ambito azionario il peso dei Big Tech, per cui è importante concentrarsi anche sui risvolti che i colossi digitali e dell’intelligenza artificiale hanno sulla vita delle persone e sull’ambiente. Sul piano politico occorre fare attenzione ad alcune dinamiche pericolose: negli Stati Uniti ci sono mozioni anti-Esg di una serie di azionisti e alcune grandi banche americane stanno riducendo il loro impegno sul fronte della lotta alla crisi climatica. È un trend che noi, che facciamo parte di questa rete di istituzioni finanziarie etiche, dobbiamo contrastare.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI