Il conto si fa sempre più salato. Nuovo tonfo per le Borse europee e altri 183 miliardi mandati in fumo. L’indice Dj Stoxx 600, quello che fotografa l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio Continente, ha perso ieri il 3,94%. In quattro sedute i mercati hanno bruciato quasi 440 miliardi di euro.Le Piazze finanziarie non sono riuscite dunque a scrollarsi di dosso la paura che le attanaglia da quando è scoppiato il bubbone ad Atene. Si teme che altri Paesi, dopo la Grecia, possano trovarsi nell’impossibilità di onorare i loro debiti, rischino cioè anch’essi il «default», l’insolvenza. Ma un conto è salvare un piccolo Stato, altra cosa un’economia come la Spagna. La speculazione al ribasso, per di più, in situazioni come queste ci sguazza. Al punto che le autorità di controllo europee ed americane hanno deciso di vederci chiaro.Anche ieri le incertezze si sono tramutate via via in panico, trascinando al ribasso l’Asia, Wall Street e tutte le piazze europee, e non risparmiando nemmeno l’euro che, in una girandola di alti e bassi, è passato in poche ore da una netta ripresa a quota 1,28 dollari a un minimo di 1,2610, per poi risalire nuovamente sopra 1,27.La giornata era cominciata in una relativa calma, grazie anche ai dati positivi sull’occupazione americana (ad aprile sono stati creati in Usa 290mila posti). Ma con il passare delle ore, seguendo un copione già visto, il nervosismo è aumentato, portando l’indice Stoxx Europe 600 a perdere oltre il 4%, il calo più pesante da 14 mesi a questa parte. Anche Londra è arrivata a perdere più di quattro punti, per poi ritrattare e chiudere a -2,6%. Per Parigi la seduta è stata drammatica: a metà pomeriggio il calo è stato del 5,7%, solo parzialmente recuperato nel finale (-4,6%). Andamento simile anche a Francoforte, con un calo in chiusura di oltre il 3,2%, e a Madrid (-3,2%).La seduta è stata particolarmente movimentata a Milano, dove dalle 15.45 gli operatori sono rimasti praticamente al buio, impossibilitati ad eseguire qualsiasi ordine di Borsa. Per un problema tecnico, gli scambi sono stati sospesi fino alle 16.55, momento in cui, riavviate le attività, l’Ftse Mib ha segnato una perdita del 5%. Sulla scia delle Borse europee, le vendite sono andate via via diminuendo, tanto da contenere a -3,27% la perdita in chiusura.Il nervosismo degli ultimi giorni è stato tale da spingere le autorità di mercato europee, le varie Consob riunite nel Committee of European Securities Regulators, a cercare una regia comune per rispondere alle turbolenze dei mercati e per coordinare eventuali azioni delle commissioni nazionali. Anche i regolatori americani, ha dichiarato ieri il presidente Usa Barack Obama, «stanno valutando da vicino l’inusuale attività di mercato sperimentata ieri da Wall Street» al fine di «proteggere gli investitori e prevenire che ciò accada di nuovo». Obama ha precisato – mentre Wall Street si avviava a chiudere in calo dell’1% sul Dow Jones – che i risultati delle indagini in corso saranno diffusi a breve «assieme a raccomandazioni per azioni appropriate».