
Papa Francesco confessa una fedele durante l’undicesima «24 ore per il Signore», l’8 marzo 2024, nella parrocchia romana di San Pio V all’Aurelio - Siciliani
Sarà il fine settimana della misericordia e del perdono. Non solo per questa Quaresima, ma anche nell’ambito del Giubileo. Prima «24 ore per il Signore», iniziativa quaresimale di preghiera e riconciliazione voluta da papa Francesco, che come per le edizioni precedenti, si svolge alla vigilia della IV Domenica di Quaresima, fra oggi e domani, non solo a Roma ma in tutte le comunità del mondo. Quindi l’evento giubilare dei sacerdoti istituiti “Missionari della misericordia”, secondo il programma che illustriamo più ampiamente a parte, in questa stessa pagina.

L'arcivescovo Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per l'evangelizzazione - Agenzia Romano Siciliani
«Speranza a misericordia si richiamano a vicenda – sottolinea l’arcivescovo Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, da cui dipende non solo l’organizzazione dell’Anno Santo, ma anche quella di questi due eventi – e sono una grande opportunità pastorale per la Chiesa e spirituale per gli uomini di oggi». Con lui facciamo anche il punto della situazione a tre mesi dall’inizio del Giubileo della speranza, che sta vendendo un grande afflusso di pellegrini, già quattro milioni e mezzo.
Il riferimento ai missionari della misericordia e a “24 Ore per il Signore” è anche un ponte con il precedente Giubileo straordinario voluto da Francesco?
«Il Papa nella Bolla di indizione “Spes non confundit” fa riferimento esplicito ai missionari della misericordia e nel testo parla dell’importanza che affida al loro ministero anche durante questo Giubileo. È un segno di grande attenzione nei confronti di questo privilegiato gruppo di sacerdoti che sparsi per il mondo hanno il compito di rendere tangibile la misericordia di Dio attraverso il perdono. E questo vale in modo particolare per il Giubileo che si caratterizza per l’indulgenza, cioè il segno del grande, totale perdono che viene concesso ai pellegrini».
Qual è la specificità dei missionari della misericordia?
Il Papa concede loro le facoltà che lui possiede di rimettere i peccati riservati direttamente alla Sede Apostolica. E quindi già questa prima condizione manifesta l’attenzione del Papa nei confronti di quanti sono alla ricerca del perdono e hanno il cuore aperto a ricevere la grazia di Dio e a riconciliarsi di nuovo con il Signore nonostante che, quei cinque peccati (profanazione dell’Eucaristia, assoluzione del complice, ordinazione episcopale di un vescovo senza il mandato del Papa, violazione del sigillo sacramentale, cioè far trapelare quanto ascoltato in confessione, e infine la violenza fisica contro il Pontefice, ndr) siano di una autentica gravità per la vita personale e per la vita della comunità cristiana. Ma non è solo questo il compito e il ministero, dei missionari. I quali hanno anche il compito di rendere vivo il volto della misericordia e quindi sono chiamati a essere animatori dei ritiri, a svolgere un’opera di formazione nei confronti dei sacerdoti, e a predicare. Quindi tutta un’attività complementare con quella del sacramento della Riconciliazione che vuole manifestare quanto la Chiesa sia madre di misericordia».
Visto che siamo nell’anno giubilare, le “24 ore per il Signore” avranno una loro peculiarità?
«Avevamo pensato in effetti ad un’iniziativa particolare con la presenza del Santo Padre, a cui ovviamente abbiamo dovuto rinunciare per rispettare la sua convalescenza. Ma resta l’invito che abbiamo rivolto a tutte le comunità ecclesiali del mondo di dare voce al motto di questa XII edizione di 24 Ore per il Signore: “Tu sei la mia speranza”. Il tema della speranza viene così inserito anche all’interno di questa celebrazione, che è una grande opportunità offerta in vista della quarta Domenica di Quaresima, dedicata a esprimere la misericordia e il perdono. Quindi ci auguriamo che l’iniziativa venga vissuta ancora di più da chi l’ha già sperimentata in passato e che sempre più comunità ecclesiali possano aprirsi a questa opportunità pastorale».
Quale bilancio possiamo trarre delle undici precedenti edizioni di “24 Ore per il Signore”?
«Ho notato che se qualche anno fa ancora si stentava a sapere in che cosa consistesse veramente l’iniziativa, adesso quando se ne parla, soprattutto con i vescovi che vengono in visita ad Limina, c’è conoscenza e apprezzamento. Dunque l’esperienza pastorale ha preso piede. Ma ha bisogno di diffondersi ancora perché, ribadisco, è un’opportunità da offrire a tante persone che in questo periodo sono alla ricerca di una vera spiritualità. E dove trovarla se non nell’incontro con il Signore che ti accoglie e ti perdona? C’è poi un’altra dimensione che sta crescendo in maniera veramente significativa: le richieste dei vescovi per avere dei missionari della misericordia. Soprattutto quest’anno tanti vescovi ci hanno chiesto missionari della misericordia tra i loro sacerdoti. È il frutto non solo dell’Anno giubilare, ma anche il risultato della predicazione del Santo Padre circa il sacramento della riconciliazione che diventa sempre più significativo nella vita della Chiesa».
La convalescenza del Papa, che non potrà essere presente a molte celebrazioni giubilari, come cambia il programma?
«La malattia del Santo Padre ha colpito tutti noi e siamo felici del suo ritorno a casa. Ma per quanto riguarda il programma nulla si è modificato. Posso assicurare che il Papa non solo ha deciso come dovevano essere portati avanti gli eventi giubilari, ma non ha fatto mai mancare la sua riflessione, la sua omelia. E questo credo che sia veramente importante. Domani noi avremmo dovuto avere l’incontro con lui dei missionari della Misericordia. Abbiamo pensato di andare alla grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani e recitare il Rosario per il Papa. E già il 19 febbraio aveva pensato al messaggio da mandare ai missionari della Misericordia. Messaggio che io stesso leggerò al termine del Rosario».
Come procede l’afflusso dei pellegrini? Il cardinale Gambetti qualche giorno fa diceva che non ha notato flessioni.
«Confermo. I pellegrini non solo non sono diminuiti, ma aumentano. E ormai abbiamo, abbiamo superato i quattro milioni e mezzo di presenze a Roma. Questo è al momento il numero dei pellegrini che hanno già attraversato le Porte Sante delle quattro basiliche. Quindi devo dire che sono numeri quanto mai significativi. E aggiungo che le iscrizioni che abbiamo, sono continuamente in aumento».
Il programma del Giubileo dei Missionari della misericordia e delle «24 ore per il Signore»
Da oggi a domenica a Roma si terrà il sesto dei grandi eventi giubilari, quello riservato ai Missionari della misericordia. I partecipanti provengono da Paesi di tutti i continenti. Papa Francesco, che non potrà essere presente al Giubileo, invierà un suo messaggio scritto.
Il numero dei Missionari della misericordia, figura creata dal Papa nel 2015, è in costante aumento e oggi si contano, in tutto il mondo, 1258 sacerdoti istituiti. Ai Missionari è stata data la facoltà peculiare di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica.
Il Giubileo si aprirà oggi alle 10 con un momento di preghiera in Aula Paolo VI che aprirà il quarto Incontro mondiale dei Missionari. Il convegno internazionale a cura del Dicastero per l’Evangelizzazione, che si svolge ogni due anni, per questa edizione avrà come tema centrale «Il perdono come fonte di Speranza». Due le sessioni previste: la prima, di carattere teologico, sarà introdotta dall’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, mentre nella seconda sessione saranno proposte ai partecipanti alcune linee guida per la pastorale.
L’incontro continuerà alle 16 con la celebrazione della XII edizione della «24 Ore per il Signore» nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, riservata ai Missionari. L’iniziativa quaresimale si celebrerà anche in tutte le diocesi del mondo, con il motto «Sei tu la mia speranza» (Sal 71,5). Sul sito del Dicastero per l’evangelizzazione è disponibile il sussidio per la celebrazione comunitaria delle «24 ore per il Signore» nelle comunità locali.
Domani mattina i Missionari vivranno il loro pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro. Si ritroveranno poi per la preghiera del Rosario presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani.
L’evento giubilare si concluderà domenica con la celebrazione della Messa, presieduta da Fisichella, nella Basilica di Sant’Andrea della Valle alle 10.
Nel pomeriggio di domenica, infine, si terrà il quinto dei Concerti dell’Anno Santo per la Rassegna «Il Giubileo è cultura»: il concerto sinfonico gratuito «Missa Papae Francisci» in memoria di Ennio Morricone, eseguito dall’Orchestra Roma Sinfonietta, insieme al Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano e il Coro “Claudio Casini” dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata. L’esibizione, diretta dal Maestro Gabriele Bonolis, si terrà alle 16 presso la Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso.