lunedì 26 settembre 2016
Francesco all’Angelus prega per il Messico percorso da violenze
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​Dopo la Messa, prima dell’Angelus, il Papa ha reso omaggio al sacerdote tedesco Engelmar Unzeitig beatificato ieri a Würzburg, in Germania, vittima delle persecuzioni naziste, ha poi richiamato il dramma della violenza che affligge il popolo messicano ed invocato nell’odierna Giornata del Sordo, una Chiesa ed una società accoglienti.
 “Il suo esempio ci aiuti ad essere testimoni di carità e di speranza anche in mezzo alle tribolazioni”, cosi Francesco rievocando la figura del beato Engelmar Unzeitig, sacerdote della Congregazione dei Missionari di Mariannhill.
“Ucciso in odio alla fede nel campo di sterminio di Dachau, egli all’odio contrappose l’amore, alla ferocia rispose con la mitezza”.
Il pensiero del Papa è poi corso al Messico, dove lunedì scorso sono stati sequestrati tre sacerdoti, due nello Stato di Veracruz, Alejo Naborì e Jose Alfredo Jimenez rinvenuti uccisi, ed un altro José Alfredo Lopez Guillen, nello Stato di Michoacan, di cui non si hanno notizie.
“…assicuro la mia preghiera per il caro popolo messicano, perché cessi la violenza che in questi giorni ha colpito anche alcuni sacerdoti”.Francesco ha quindi espresso la sua vicinanza alla Chiesa messicana:“Mi associo ben volentieri ai vescovi del Messico nel sostenere l’impegno della Chiesa e della società civile in favore della famiglia e della vita, che in questo tempo richiedono speciale attenzione pastorale e culturale in tutto il mondo”.
Infine, un saluto speciale nella Giornata mondiale del Sordo:“Desidero salutare tutte le persone sorde, qui pure rappresentate, e incoraggiarle a dare il loro contributo per una Chiesa e una società sempre più capaci di accogliere tutti”.
E ancora un grazie ai catechisti in piazza San Pietro:“La Madonna vi aiuti a perseverare nel cammino della fede e a testimoniare con la vita ciò che trasmettete nella catechesi”.
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