Il Cavaliere però, in serata, prova ancora una volta a giocare il ruolo del pater familias, spiegando il forfait dei ministri come una decisione concordata: «Su 24 membri erano presenti in 19. I cinque assenti non hanno partecipato col mio consenso. Ci sono stati contrasti e incomprensioni personali, ma sono sicuro che saranno sanati. È assolutamente confermata l’unità del partito». Parole di tregua, che tuttavia cozzano col contenuto del documento finale, nel quale il pallido inciso sul «sostegno al governo» viene sovrastato dai toni accesi in difesa del Cavaliere, colpito da una «persecuzione politica, mediatica e giudiziaria» e dall’ennesima protesta contro la procedura di decadenza in corso al Senato. Se il Pd dovesse votarla, è l’avvertimento, addio larghe intese: «Sarà molto difficile continuare a collaborare con un alleato con cui si siede in Cdm, ma che si basa su una sentenza frutto di un disegno preciso di certa magistratura», avverte l’ex premier parlando coi cronisti. Poi lancia un chiaro messaggio alla "pattuglia dei cinque": «Ai ministri ho confermato la mia fiducia, se si mantengono nelle decisioni prese a maggioranza nel partito...».La tensione, insomma, resta e nella quarantina di giorni che mancano al fatidico 8 dicembre potrebbe succedere di tutto. Ad aggravare la spaccatura potrebbe essere proprio il voto di Palazzo Madama sulla decadenza del Cavaliere dal seggio senatoriale: «Applicando una legge discussa come la Severino, si violerebbe l’irretroattività delle norme penali, che è alla base del diritto», lamenta Berlusconi, ricordando il ricorso alla Corte di Strasburgo e confidando in una «revisione» del processo Mediaset. E un’eventuale domanda di grazia? «Spetta al capo dello Stato decidere», replica <+corsivo>tranchant<+tondo>. L’ultima battuta è quasi una speranza e la pronuncia uscendo a piedi da Palazzo Grazioli: con Alfano tutto risolto? «Secondo me, sì...».
Azzerati tutti gli incarichi: sarà il Cavaliere ad affidare le deleghe. I cinque ministri non partecipano: resa dei conti coi lealisti l’8 dicembre.
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