
Proteste contro la Cdu e il suo leader Merz mercoledì sera a Berlino, dopo il voto anti-migranti dato insieme all'estrema destra di Afd - Ansa
Afd vota con l’Unione democristiana Cdu/Csu e la Germania non è più il Paese dell’accoglienza di profughi e richiedenti asilo. La mozione per inasprire le misure contro l’immigrazione illegale, presentata dai cristiano-democratici e in particolare dal candidato cancelliere della Cdu, Friedrich Merz, è passata sul filo di lana, ma è passata: 348 contro 345. I voti della stretta su migranti e richiedenti asilo sono arrivati da Unione Cdu/Csu, dai liberali della Fdp e dall’ultradestra di Afd. Da ieri i cristiano-democratici e il loro leader Merz non potranno più dire «mai con Afd»: il grande tabù è crollato, ed è venuto giù su migranti e richiedenti asilo, tra i fischi e i buh dei deputati dei socialdemocratici, dei verdi e della sinistra radicale della Linke e tra gli applausi di Alice Weidel e i deputati di Afd. Tuttavia, secondo Merz, «pensare ad una possibile coalizione con l’ultradestra, dopo il voto anticipato del 23 febbraio, è vile».
Il candidato cancelliere della Cdu ieri si è preso un grande rischio, ha giocato d’azzardo. «Quante persone devono essere uccise ancora?» si è chiesto Merz all’inizio del suo intervento, riferendosi al bambino di due anni e all’uomo di 41 anni accoltellati e uccisi una settimana fa ad Aschaffenburg in Baviera. Ad ucciderli un afghano di 28 anni, con precedenti penali e problemi mentali, arrivato in Germania nel novembre 2022 e a cui era stata respinta la richiesta d’asilo. Merz si riferiva anche ai 5 morti e 300 feriti del mercatino di Natale a Magdeburgo, investiti dall’auto lanciata contro la folla da un saudita di 50 anni. «Tutti gli stranieri e richiedenti asilo che non hanno diritto a restare in Germania devono essere respinti ai confini o arrestati ed espulsi. Dobbiamo prendere decisioni efficaci, è chiaro che finora la politica sui profughi in Germania ed in Europa non ha funzionato», ha ribadito Merz.
Il suo partito ha chiesto controlli permanenti alle frontiere; divieto d’ingresso per tutte le persone che non hanno documenti validi; detenzione delle persone legalmente obbligate a lasciare il Paese. Le misure potrebbero entrare subito in vigore o molto più probabilmente con il nuovo esecutivo. Respinta invece la seconda mozione, non votata da Afd: ha ottenuto solo 190 sì, prevedeva maggior poteri alle forze di sicurezza e alla polizia di frontiera che avrebbero potuto spiccare anche mandati d’arresto immediati.
Il cambio di rotta completo dei cristiano-democratici non finisce qui, domani Merz e la Cdu torneranno al Bundestag per presentare un disegno di legge che prevede una rivisitazione radicale di tutte le politiche migratorie. Alcuni punti chiave sono stati rivelati da alcuni media: fermare preventivamente alle frontiere tutti i profughi e richiedenti asilo nessuno escluso, realizzare ai confini centri di detenzione e impedire tutti i ricongiungimenti familiari. Secondo il cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz le mozioni e il disegno di legge, proposti dai cristiano-democratici «violano la Costituzione e il diritto europeo, come solo Viktor Orban ha osato fare in Ungheria». Dure critiche anche dal leader dei verdi, Robert Habeck: «Con queste mozioni la Germania cessa di essere uno Stato di diritto». Prima del voto era giunto il monito della Chiesa cattolica, in particolare dal direttore del Commissariato dei vescovi tedeschi, Karl Jüsten: «Il momento in cui si svolge il dibattito e i toni utilizzati ci preoccupano molto. Si rischia di diffamare tutti i migranti che vivono in Germania, di fomentare pregiudizi che, a nostro avviso, non contribuiscono a risolvere i problemi concreti e reali».