
Ansa
La mafia si può sconfiggere, ma tutto «dipende da noi», dall’impegno nel far prevalere la legalità contrastando «zone grigie di complicità» e consorterie. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafie, ricorda in un messaggio come i nomi delle vittime di mafia «sono parte della nostra memoria collettiva», ed è nei loro confronti che si rinnova, anzitutto, l'impegno a combattere le mafie, a partire dalle istituzioni ai luoghi della vita quotidiana, «superando rassegnazione e indifferenza, alleate dei violenti e sopraffattori». La mafia può essere vinta, è il seguito del ragionamento di Mattarella, ma «dipende da noi: tanti luminosi esempi ce lo confermano». Il 21 marzo infatti, aggiunge il capo dello Stato, rappresenta un giorno solenne di ricordo e di impegno civile per affermare i «valori essenziali per la salute della nostra comunità. L'impegno quotidiano per la pratica della legalità, la lotta contro tutte le mafie, contro le consorterie criminali che generano violenza e oppressione, contro zone grigie di complicità che ne favoriscono affari e diffusione, vede operare tutti i cittadini che desiderano vivere in una società coesa e rispettosa dei diritti di tutti».
Meloni: le mafie nemico dichiarato della nostra democrazia
Ma anche le altre alte cariche dello Stato hanno voluto onorare questa giornata. A cominciare dalla premier Giorgia Meloni che sui social sottolinea come «le mafie sono un nemico dichiarato della nostra democrazia, un'offesa alla dignità della Nazione». Per questo - aggiunge - «con assoluta determinazione e fermezza, ribadiamo la nostra condanna ad ogni tipo di mafia e ci impegniamo, ogni giorno, a combatterla». L'Italia e le sue Istituzioni, prosegue la premier, «si inchinano davanti al sacrificio di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata: cittadini onesti, servitori dello Stato, persone innocenti cadute sotto i colpi vigliacchi di un giogo vile e spietato».
I presidenti di Camera e Senato
In occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, scrive anche il responsabile del Senato Ignazio La Russa, «rendiamo un deferente omaggio a chi ha perso la vita per difendere la giustizia e la libertà. Il loro sacrificio richiama tutti alla responsabilità di contrastare ogni forma di criminalità e difendere con determinazione i valori della legalità». Mentre il presidente di Montecitorio Lorenzo Fontana oltre ad onorare «la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia e la libertà opponendosi all'oppressione mafiosa» ribadisce l’impegno a custodire e difendere «ogni giorno i valori della legalità, mantenendo vivo il senso del loro sacrificio».