domenica 5 luglio 2020
Il primato della donna più anziana d’Italia è nonna Maria Oliva. «L’ho sentito dire alla televisione», scherza lei stessa
Maria Oliva alla sua festa di compleanno

Maria Oliva alla sua festa di compleanno

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Al canale 28, Tv2000 trasmette la recita del rosario da Lourdes e noi dovremo attendere una decina di minuti prima di iniziare la nostra tenera conversazione. Si segna la croce: il tempo dedicato alla preghiera giornaliera è finito. Nonna Maria Oliva, con i suoi 111 anni, lucida e con una memoria che a passi lenti sembra comunque non tradirla, risponde alle nostre domande ripercorrendo la sua vita con tenerezza e semplicità.

Dopo la morte di Erminia Bianchini Defilippi, 112 anni, avvenuta nei giorni scorsi a Ricca di Diano d’Alba nelle Langhe, il primato della donna più anziana d’Italia è suo. «L’ho sentito dire alla televisione», scherza nonna Maria. «Glielo ha spiegato Danny, un pronipote », fa eco la figlia Nunzia che da 6 anni ha lasciato Torino per starle accanto nella sua casetta di fronte alla cattedrale di Piazza Armerina (Enna): «Accanto alla cappella di Maria della Stella», tiene a precisare la nonnina. In questa piccolissima abitazione, di stanze piene e poi vuote, Maria ripercorre la memoria di una vita perdendosi in parole nel dialetto delle donne di Sicilia. È sopravvissuta all'influenza spagnola, ha conosciuto le due guerre mondiali, ha visto nascere la Repubblica, ha vissuto l’Italia del progresso e del boom economico ed oggi quella della pandemia del coronavirus che lo scorso aprile le ha impedito di festeggiare la veneranda età con la sua numerosa famiglia.

Classe 1909 – «sono nata il 12 aprile ma mio padre mi ha registrato qualche giorno dopo, il 16», racconta con l’anima negli occhi –, mamma di 8 figli avuti da Filippo Catalano, che sposò quando era appena diciottenne, la nonnina piazzese ha trascorso la vita a prendersi cura delle sue terre per crescere i figli insieme col marito a cui è stata legata per lunghi 37 anni di matrimonio. Poi non si è più risposata. «Uscivo di casa quando ancora era buio, avevamo i terreni. Si coltivava e si mangiava». L’emergenza attuale impedisce che i familiari possano farle visita, come ogni giorno, come da anni. «Ma don Filippo dov’è?», ci chiede. Anche il parroco, che settimanalmente le porta la comunione, non è ancora tornato a trovarla. Nessun segreto per la longevità perché «mangio tutto», scherza.

La preghiera scandisce le sue giornate; la nonnina ha una spiccata devozione per la patrona Maria Santissima delle Vittorie. Ogni anno, quando sotto il suo balcone la processione agostana si ferma per qualche minuto, il parroco le offre una rosa. Fino a gennaio la signora recitava la coroncina alla Madonna, e capitava di farlo anche insieme con il vescovo Rosario Gisana; il quale, fino a poco prima dell’emergenza, ha bussato alla sua porta periodicamente. «Qui ha celebrato la messa», ricorda la figlia. Non basta: a settembre di due anni fa l’ultracentenaria incontrò papa Francesco in occasione della sua visita a Piazza Armerina. «Mi ha regalato la coroncina – ricorda –, poi mi ha accarezzato e io gli ho baciato la mano».

Solo qualche settimana fa la super-nonna ha inforcato gli occhiali e ha chiesto ago, filo e forbici perché voleva cucire una mantellina «come quella che mi ha regalato il vescovo. Tra qualche settimana la Madonna passa davanti a casa mia», dice.

Maria ha una incredibile capacità di fissare la memoria nel tempo, ma non sa che per le norme anti-Covid quest’anno la processione non ci sarà. Pensa al futuro e, aspettando di ritrovare Maria, volge lo sguardo che – abbassato dal peso dell’età – non tradisce però l’animo fiero e isolano della donna più anziana d’Italia.

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