La fiaccolata organizzata dalle famiglie di Bibbiano quando scoppiò il caso, quattro anni fa
Il “caso Bibbiano” si sgonfia? Assolto in appello da ogni accusa e con formula piena lo psicoterapeuta Claudio Foti che in primo grado era stato condannato a quattro anni per abuso d’ufficio, lesioni dolose gravi e frode processuale. Si attende però di conoscere l’esito del secondo filone giudiziario scaturito dall’inchiesta “Angeli e demoni” che vede alla sbarra altri 17 imputati tra cui il sindaco della cittadina emiliana, Andrea Carletti e l’allora responsabile dei servizi sociali del Comune, Federica Anghinolfi. Questo secondo processo si svolge infatti con rito ordinario e non abbreviato come quello che si è concluso martedì scorso.
I FATTI
La vicenda, che suscitò scalpore in tutta Italia, risale a quattro anni fa e riguarda un presunto giro di affidi illeciti di bambini da parte della rete dei Servizi sociali della Val d’Enza alla Onlus “Hansel e Gretel” di Torino a cui furono assegnati, senza appalto, numerosi casi di minori allontanati o da allontanare dalle famiglie per presunti abusi sessuali. L’inchiesta era cominciata proprio a seguito di una anomala raffica di denunce alla magistratura su iniziativa degli assistenti sociali che avevano segnalato violenze ai danni di bambini commesse dai genitori. Le segnalazioni si rivelano però infondate. La svolta arrivò quando i carabinieri scoprirono come falsi i documenti redatti dagli stessi servizi sociali in complicità con alcuni psicologi, carte in seguito trasmesse all’autorità giudiziaria.
LE REAZIONI
Gli assunti accusatori hanno trovato una severa smentita»: così la sentenza è stata commentata dal legale del primo cittadino, Giovanni Tarquini, secondo il quale l’assoluzione di Foti rappresenta «un passaggio molto importante nel tormentato percorso verso la verità». «Occorrerà attendere come sempre le motivazioni - aggiunge l’avvocato -, ma questa decisione, così netta nell’escludere ogni profilo di rilievo penale e ogni irregolarità in capo a Foti, sembra confermare ciò che questa difesa ha sempre sostenuto, ossia la totale buona fede del sindaco Carletti nell’assoluta correttezza e piena affidabilità delle attività svolte della onlus Hansel & Gretel e del percorso terapeutico svolto dagli assegnatari del servizio»Ma la procura di Reggio Emilia sta valutando un ricorso per Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello.
Ma anche la politica fa registrare reazioni al verdetto. In un tweet il senatore Matteo Renzi scrive: «Ho una domanda per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: a che ora intende chiedere scusa per lo sciacallaggio di quattro anni fa su Bibbiano?». Il “cinguettìo” del leader di Italia Viva è accompagnato da una foto di Meloni che, sotto il segnale del Comune di Bibbiano mostra un cartello dove è scritto: “Siamo stati i primi ad arrivare, saremo gli ultimi ad andarcene”.