martedì 8 aprile 2025
Mercoledì 200 adolescenti al Foro Italico. La viceministra Bellucci: vogliamo individuare insieme le risposte alle loro istanze. Aumentano i fondi per i centri di aggregazione: progetti in 100 Comuni
L'8 aprile la Giornata dell'ascolto

L'8 aprile la Giornata dell'ascolto - IMAGOECONOMICA

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«Ascoltare significa anzitutto fermarsi, rendersi disponibili con umiltà, non dare per scontato di conoscere già, non pensare di avere pronte le risposte presumendo persino le domande. Ecco, questo è lo spirito con cui abbiamo deciso di creare una Giornata nazionale dell’ascolto dei minori».

Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, spiega così il senso dell’iniziativa che si terrà per la prima volta domani al Foro Italico a Roma. Un momento di partecipazione attiva, confronto e dialogo tra i ragazzi e le istituzioni che avrà al centro appunto l’ascolto delle istanze degli adolescenti e l’elaborazione di un documento di loro richieste e proposte da sottoporre poi al Governo e al Parlamento.

Maria Teresa Bellucci

Maria Teresa Bellucci - IMAGOECONOMICA

La mattina di mercoledì, infatti, oltre 200 studenti tra i 13 e i 16 anni provenienti da quattro istituti scolastici del Lazio saranno impegnati in lavori di gruppo per l’elaborazione di un documento di richieste, a partire dall’analisi dei dati emersi da un questionario sottoposto a circa 5mila alunni attraverso i canali del programma “Scuola attiva”. Su questa base, quindi, i ragazzi potranno riflettere, discutere e, appunto, elaborare le loro istanze legate alla scuola, al benessere sociale, allo sport, ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e a quanto altro vorranno mettere in evidenza.


Al Foro Italico 200 studenti elaboreranno
un documento con le istanze dei ragazzi a partire
da un questionario sottoposto
a 5mila alunni dai 13 ai 16 anni
Poi resterà aperto un diario digitale

Nel pomeriggio – prima di un momento di intrattenimento con il cantante Comete e l’influencer Andrea Nuzzo, creatore di “Sii come Bill” – ci sarà la vera e propria fase di ascolto con la presentazione del documento alle autorità. Saranno presenti infatti i ministri Marina Calderone (Lavoro), Eugenia Roccella (Famiglia) e Andrea Abodi (Sport), la viceministra Bellucci (Lavoro), i presidenti delle commissioni Affari sociali di Senato e Camera, Franco Zaffini e Ugo Cappellacci, la Garante per l’Infanzia e l’adolescenza Marina Terragni, il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma e il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena.

«Devo dire che l’idea originaria di una Giornata dell’ascolto dei minori viene proprio da un confronto di qualche anno fa con il vescovo Lojudice – spiega ancora la viceministra Bellucci -. Dopo un tentativo precedente andato a vuoto, sono riuscita a far inserire l’istituzione di questa Giornata nazionale nell’articolo 3 della legge 104 del luglio 2024 sulle Politiche sociali e gli enti del Terzo settore. L’idea è quella di dare concretezza a quanto previsto all’articolo 12 della Convenzione Onu sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza firmata nel 1989 e ratificata dall’Italia nel 1991. Troppo spesso, infatti, tendiamo a dare per scontato che i minori siano ascoltati da parte della famiglia, a scuola, dalle persone e istituzioni con cui vengono in contatto. E invece purtroppo non è così. Ma ascoltare davvero i bambini e i ragazzi è fondamentale: possono restituire un mondo di bisogni e anche di sogni che noi adulti presumiamo di conoscere senza che sia realmente così».

Basta pensare all’impatto delle tecnologie, dei nuovi media e dei social sugli adolescenti per rendersi conto che abbiamo molto da indagare e imparare sui più giovani. E chi meglio di loro può spiegarci molte cose, può svelarci sentimenti e paure, indicarci punti critici e opportunità, se solo ci fermiamo ad ascoltarli. «Questo è lo spirito che ci ha mosso all’istituzione di questa Giornata nazionale dell’ascolto, che è uno strumento, un mezzo e non un fine – commenta ancora Maria Teresa Bellucci -. Non ci interessava organizzare una passerella con i rappresentanti politici che dicono la loro e i giovani ridotti a spettatori, ma fermarci noi come istituzioni appunto ad ascoltare per poi avviare un percorso di cambiamento e di risposta ai bisogni reali dei giovani. Quella di domani sarà una prima tappa di un percorso che si snoderà lungo l’anno fino alla Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (il 20 novembre). E che avrà in Diario digitale interattivo e aperto lo snodo in cui continuare a raccogliere istanze e suggerimenti, domande e risposte possibili dei più giovani».

Si potrebbe obiettare che il campione scelto per questo lavoro di elaborazione e confronto sia stato in qualche modo “normalizzato” o scelto per affinità con le sensibilità politiche della maggioranza al Governo. «In realtà non c’è stata una vera e propria selezione da parte del ministero – risponde la viceministra -. Semmai i giovani e le scuole si sono autoselezionati aderendo o meno al progetto che ha coinvolto comunque 5mila studenti. L’unico vincolo che è stato posto per la partecipazione fisica dei 200 ragazzi alla Giornata di domani è stato quello per così dire “territoriale” perché fosse possibile raggiungere e ripartire da Roma nello stesso giorno. Vorrei però sottolineare che questa prima Giornata nazionale sarà un modo non solo per sensibilizzare la politica e le istituzioni riguardo alle esigenze dei ragazzi, assumendosi delle responsabilità, quanto soprattutto per educarci - davvero tutti - all’ascolto, a mettersi nei panni degli altri, a superare l’egoismo sociale che rischia di caratterizzare le nostre società moderne».

E perché non restino solo parole, ma comincino da subito a trasformarsi in risposte concrete, la viceministra Bellucci anticipa ad Avvenire che sarà aumentato da 250 a 450 milioni di euro lo stanziamento di fondi europei per la creazione di Centri di aggregazione per adolescenti in 100 anziché in 60 Comuni italiani come annunciato a marzo dello scorso anno. Con una dotazione di oltre 3 milioni per ogni unità, infatti, sarà possibile aprire spazi multifunzionali innovativi e inclusivi, di almeno 300 metri quadrati, in cui i giovani tra gli 11 e i 18 anni potranno praticare gratuitamente attività ricreative, sport, musica, ma anche ricevere ascolto psicologico e servizi dedicati.

«Ampliamo così l’offerta del progetto “Des TeenNazione-Desideri in azione”, nato su richiesta e ispirazione dei ragazzi dello Yab (Youth Advisory Board), l’organismo di partecipazione della Garanzia Infanzia in Italia e già tramutato in un avviso pubblico del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rivolto ai Comuni organizzati in Ambiti territoriali sociali, in collaborazione con gli enti del Terzo Settore e le realtà socioeducative. Intendiamo sostenere un nuovo protagonismo dell’adolescenza, con risposte qualificate per prevenire isolamento e disagio. Con luoghi fisici nei quali promuovere relazioni reali e non solo virtuali, sviluppare la cultura della solidarietà, del rispetto dell’altro e di sé stessi - conclude la viceministra Bellucci -. Gli adolescenti chiedono tutta la nostra attenzione, reali opportunità di inclusione, integrazione e spazi in cui potersi confrontare con i coetanei, ma anche sprigionare creatività, fare sport e - ancora una volta - essere ascoltati».

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