
Stefania Proietti - Cristian Gennari
Insulti sessisti, minacce, inviti a rimanere a casa «a lavare i piatti», sotto forma di commenti e meme sui social, tutti in direzione di Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria ed ex sindaca di Assisi, che ha annunciato di essere intenzionata a denunciarne gli autori alla Polizia postale. Secondo Proietti, si tratterebbe di una vera e propria «campagna d’odio», con un linguaggio che «non è mai stato usato contro colleghi uomini». Non appena verranno scoperti gli autori, la presidente ha fatto sapere che farà richiesta di risarcimento danni e che l’eventuale ricavato verrà devoluto in beneficenza. Proietti ha spiegato di avere scelto di denunciare per lanciare un messaggio: «Tutto questo non riguarda me, io ho le spalle larghe, ma le giovani donne che stanno pensando di impegnarsi in politica. Riguarda le nostre figlie e i nostri figli».
Nel frattempo, dal mondo politico sono arrivati innumerevoli messaggi di solidarietà: «Le donne che si espongono, anche in ambito politico, sono costrette a pagare un prezzo più alto rispetto agli uomini, è fondamentale fare tutti un muro comune per contrastare questa deriva tossica», ha commentato Roberto Gualtieri, sindaco di Roma. Vicinanza anche dal centrodestra, rappresentato dai consiglieri regionali di opposizione, che scrivono «rigettiamo l’odio in ogni sua forma» ma - aggiungono - «riteniamo imprescindibile il confronto serio e leale che negli anni precedenti è mancato a causa di un'opposizione (all’epoca il centrosinistra, ndr) che ha preferito fare propaganda».