Ospiti alla Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna / Media Vaca
I viaggi della speranza di bimbi in fuga dai Paesi in guerra come la Siria e i racconti sul secondo conflitto mondiale: la grande storia di ieri e oggi tra le tante novità letterarie al 56° Salone di Bologna Se, quando aveva tredici anni e aveva perso tutto sotto le bombe della guerra in Mali, nessuno gli avesse dato una mano per attraversare il Sahara, la Libia, il Mediterraneo e arrivare in Sicilia da Malta, e se lì nessuno gli avesse comprato un biglietto per Roma, Mohamed Keita si sarebbe perso tra i mille pericoli che abitano le strade dei migranti. Se infine qualcuno non avesse colto la sua sensibilità e non gli avesse messo in mano una macchina fotografica, Mohamed non sarebbe diventato il fotografo professionista di livello che è oggi, a ventisei anni. La sua storia è una delle cinque raccolte nell’albo illustrato In mezzo al mare. Storie di giovani rifugiati (Il Castoro) che racconta di bambini e ragazzi che in tempi e Paesi diversi hanno affrontato da profughi i pericoli del mare. Ma con aiuti e accoglienza hanno potuto rimettere in piedi la propria vita.
A imporsi tra le molte novità di narrativa portate dagli editori alla kermesse bolognese troviamo ancora l’eco dell’attualità e i drammi della Storia di oggi e di ieri con il loro carico di dolori, fughe e separazioni che la letteratura riesce ad addomesticare attraverso scritture e personaggi che parlano al cuore. Bambini e ragazzi vulnerabili ma coraggiosi, capaci di slanci vitali e di resistere ai disastri. La Siria martoriata dalla guerra è lo sfondo e il richiamo di molti romanzi. È Il Paese degli addii (Giunti) da cui il quindicenne Tareq fugge per affrontare un viaggio tormentato verso la Germania con la sorellina, dopo aver perso il resto della famiglia sotto le bombe. È il Paese devastato, dove il destino delle ragazze è due volte più doloroso, in cui Vichi De Marchi ambienta Dentro il cuore di Kobane (Il Battello a Vapore), ovvero la fuga di Delal e Aniya, amiche quindicenni, per unirsi alle file dell’esercito delle combattenti curde e sfidare la violenza degli uomini in nome della libertà e della civiltà. La Siria è ancora il Paese da cui è fuggito il quattordicenne Ahmed approdato da solo dopo infinite peripezie a Bruxelles dove, nascosto in una cantina, lo trova Max, un coetaneo americano trasferito in Belgio. L’amico nascosto di Catherine Marsh (Rizzoli) è la storia di una solida amicizia capace di affrontare grandi rischi e rendere il mondo un posto migliore. L’incontro di culture diverse, i pregiudizi e le insofferenze stemperate dalla scoperta di una pacifica integrazione e di una fraternità possibili sono una sfida da raccontare. Fugees Football Club (Einaudi Ragazzi) mette al centro l’amicizia imprevista tra un gruppo di ragazzini pugliesi e uno di giovanissimi rifugiati e la possibilità grazie a una partita di pallone di spazzare via i pregiudizi su chi arriva da Paesi lontani.
Anche quest’anno, poi, tra le tante novità tengono banco le storie sull’ultima guerra mondiale, il fascismo e la Resistenza. Intrecciando verità storica e fiction ne I ribelli di giugno (Giunti) Christian Antonini incrocia le giornate di un quattordicenne grintoso con quelle del console portoghese Aristides Sousa Mendes, protagonista di una scelta di estremo coraggio nel giugno del 1940 a Bordeaux, quando migliaia di persone in fuga dai nazisti chiedevano un visto per lasciare la Francia. Ed è l’intraprendenza la cifra che guida l’avventuroso viaggio dei tre ragazzi protagonisti di Il coraggio salpa a mezzanotte (Einaudi Ragazzi) che alla guida di un peschereccio in gran segreto, nel mare tra le Shetland e la Norvegia occupata dai nazisti, tentano di recuperare un emissario della Resistenza norvegese. Un romanzo di bici e di guerra quello firmato da Nicola Cinquetti, Il Giro del ’44 (Bompiani): protagonisti un ragazzino di città, una famiglia sfollata in campagna, i partigiani, la vita dell’anno più duro della guerra, gli eroi del ciclismo e un Giro tutto personale immaginato e sognato sulla carta. Perché in guerra ognuno si rifugia dove può. Ha evitato il rischio manuale Biagio Goldstein Bolocan che, con La bella Resistenza. L’antifascismo raccontato ai ragazzi( Feltrinelli), intreccia gli anni più tormentati del nostro passato al racconto familiare, con l’idea di risarcire delle sofferenze patite persone come la nonna Emma, sfidate dalla eccezionalità della storia. E riuscite a conservare la propria umanità. E un risarcimento al coraggio di Ilaria Alpi, venticinque anni dopo la sua uccisione in Somalia insieme al cameraman Miran Hrovatin lo sono questi due volumi: Ilaria Alpi, la ragazza che voleva raccontare l’inferno (Bur Rizzoli ragazzi) di Gigliola Alvisi e Ilaria Alpi. Una reporter senza paura di Fulvia Degl’Innocenti (Ed. Buk Buk) restituiscono ai ragazzi insieme a un pezzo di storia italiana fatta anche di misteri mai svelati, il profilo di una giovane cronista, vittima della scoperta di una losca verità che le è costata la vita. Lo stile delle fiabe, i toni lievi e intensi della poesia sono il segreto per avvicinare a temi così drammatici anche i lettori più piccoli.
Un messaggio poetico di speranza e pace arriva da due albi illustrati di grande maestria grafica. La guerra che cambiò Città Tonda ( Jaca Book) firmato dagli ucraini Romana Romanyshyn e Andriy Lesiv, dove una luminosa e pacifica città fronteggia l’oscura crudeltà della violenza attraverso la forza della bellezza e l’unità dei cittadini. Love (Orecchio acerbo), un manifesto per chi non si rassegna a crudeltà e ingiustizie come la bambina immaginata da Lowell A. Siff e Gian Berto Vanni che, nonostante soprusi e discriminazioni mantiene viva la propria umanità con una richiesta e una poetica proposta d’amore. Del resto come ci ricorda ancora una volta Bruno Tognolini con le sue Rime Rimedio (Salani) la poesia cura, come una medicina fa bene alla mente e al cuore, rimedia alle ferite anche quelle delle ingiustizie. E i bambini ne hanno un sacco bisogno.